Non disse nulla,resto' li' seduta,con le gambe rannicchiate vicino al petto e la testa piegata sulle ginocchia doloranti.I lacrimoni che le solcavano il viso,avevano disfatto il mascara.Sembrava un Pierrit.Aveva addosso l'odore marcio di lui e un po' di lividi su tutto il corpo.Nella mente,come nuvole sparse,giravano un turbinio di pensieri convulsi.Sentiva ancora nelle orecchie le parole di quell'essere nauseabondo che,dopo averla usata,l'aveva presa a calci ed era fuggito.Lei aveva provato a divincolarsi,ma lui l'aveva stretta in quella morsa senza via di scampo,conducendola in un luogo lurido e putrido,esattamente come lui.Le aveva stravolto la vita,con un episodio che Anna si sarebbe portata addosso come un pesante fardello.Lui poi era andato via,ma i suoi occhi indagatori erano rimasti li' ,puntati su Anna,a scrutarle l'anima e il corpo.Fece per alzarsi ma non ci riusci',quegli occhi la paralizzavano.Lei chiuse gli occhi poi li riapri',ora tremava tutta come una foglia d'autunno.Passarono delle ore senza che Anna se ne rendesse conto,aveva perso la cognizione del tempo.Tutto intorno a lei aveva perso un senso,c'era slo lei e il suo dolore che le bruciava dentro come l'inferno. Non seppe quanto tempo trascorse in quello stato ,senti' solo due braccia forti che la sollevarono e la condusero altrove.Si risveglio' dopo un tempo indefinito nel suo letto sentendo su di se quello sguardo maledetto.