Autore Topic: Inutile perché  (Letto 270 volte)

presenza

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Inutile perché
« il: Dicembre 20, 2012, 00:37:47 »
Perché chiedersi perché, non ha senso, le cose sono così come sono nonostante gli sforzi per comprenderle. Bisogna solo accettare, il perché non aiuta, l'accettazione invece ci sostiene. Significa allinearsi alla vita senza resistenza, così come deve essere, così come deve andare. Forse che chiedendoci il perché le cose non accadono, o ritornano com'erano? Le cose, che cos'è questo nome vago per intendere i fatti della vita, le sensazioni, i sentimenti. Le cose tutte, queste cose, quelle che sentiamo, viviamo sono così. Come è così il sole a mezzogiorno e la ferita sulla pelle.
Non me lo chiedo più il perché, lascio che sia e m'inchino alla vita. E domani non chiederò perché. Alla sera nemmeno, e neanche al giorno dopo. Che viva tutto così com'è senza un perché, nella libertà d'essere e anche no. Che serie interminabile e inutile, la serie dei perché, e quanto tempo si è portata appresso togliendolo al vivere dell'oggi.
Solo diventando “ciò che è” si comprende ciò che non è più.

ciro

  • Mucca Trombettista
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  • Un soffio vestito di parole diventa poesia
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Re:Inutile perché
« Risposta #1 il: Dicembre 20, 2012, 07:05:45 »
PER UNA SOCIETA' MIGLIORE
 
Se l'opinione del gregge comune non sarà tua regola di condotta,
se sarai tollerante con gli altri quanto lo sei con te stesso.
se saprai comandare più a te stesso che agli altri,
se sarai giusto più che buono,
indulgente e comprensivo specie con i deboli,
se lavorerai pazientemente,
se mai risponderai con un rifiuto ad una richiesta e ad un'offerta,
se potrai avere ricchezze e onori, ma non esserne schiavo,
se potrai godere della solitudine, ma non avrai paura della compagnia degli uomini e viceversa,
se sarai essere povero e parsimonioso,
se potrai sopportare di buon grado l'oblio e l'ingratitudine degli uomini,
se saprai camminare da solo senza grucce, eccitanti ed illusioni.
Se saprai essere infantile con i fanciulli,
gioioso con i giovani,
pacato con gli anziani,
paziente con i pazzi,
felice coi saggi,
se saprai sorridere con chi sorride,
piangere con chi soffre,
e saprai amare senza essere riamato,
allora figlio mio,chi potrà contestarti il diritto di esigere una società migliore?
Nessuno, perchè tu stesso, con le tue mani, l'avrai creata!
 
                                                                                                               KEMPIS