E' questo il problema, pensò lei, il fatto di non aver ancora incontrato nessuno, non solo che la facesse star bene e gioire di ogni piccola cosa, ma anche nessuno di cui aver paura, nessuno con cui piangere lacrime amare e maledettamente liberatorie. Non che volesse piangere, non era questo il punto, voleva solo sentirsi ancora una volta vulnerabile, sentirsi felice seppur con la presenza di lacrime, come quando c'è il sole con la pioggia e il risultato è un magnifico arcobaleno. Voleva tutto e non voleva niente. Voleva l''odio e voleva l'amore. Non le era mai piaciuto quel lato pacato dell'amore che sta, come un mare troppo calmo, ad attendere che si alzi la marea, aveva sempre preferito il lato rischioso, quello che ti faceva star male ma ti faceva sentire, sentire e ancora sentire... tutto... tutto il bene e tutto il male. Non era capace di stare ferma, lei voleva buttarsi anche se avrebbe voluto dire spiaccicarsi al suolo, ma questo, secondo lei, era l'unico modo per vivere davvero. Non era morire che le faceva paura, era non sentire tutto quello che rendeva la vita tale.