A mia madre
"Hai lasciato la tua terra e i tuoi affetti più cari che eri poco più che bambina. I capelli neri e lunghi, gli occhi grandi e scuri. Guardavi dal traghetto la Sicilia, mentre si allontanava e con la speranza nel cuore volgevi ora fiduciosa lo sguardo verso il nord, ove speravi in una nuova vita. La tua.
Ti accolse quella Città, come già molti altri emigranti prima di te. Ciascuono con le proprie storie e vicissitudini tra le mani. Tu, avevi scelto di seguire tuo marito, ovunque fosse, per dividere con lui ogni sorte, felice o avversa.
Ti accolse quella Città in fondo straniera, che parlava una lingua assai diversa dalla tua. Ma questo non ti fu di ostacolo.
Con determinazione hai fatto crescere i tuoi figli. Come ogni madre del mondo, ci hai indicato il modo e la via. Ci hai forgiato e preparato ad affrontare la vita.
Madre, sorridimi ancora, come la prima volta che, piangendo, tornai dall'asilo in lacrime.
Sorridimi ancora, come la volta che, tornato da scuola, ti dissi che avevo superato gli esami di maturità. Abbracciami ancora, come quando partii per iniziare la carriera militare, e tu sapevi bene che tuo figlio sarebbe tornato, non più come un ragazzo.
Ti sono grato per avermi sempre sostenuto ed incoraggiato nelle mie scelte. Oggi, anch'io sono genitore e padre ed in cuor mio spero di trasmettere a mio figlio la tua stessa energia e determinazione, per affrontare il mondo e la vita.
Ora sono io che Ti abbraccio, con quello stesso sorriso che tu hai sempre donato a noi, senza nulla chiedere."
Papà, Maurizio, Riccardo, Federico ed Io Ti siamo riconoscenti, dal profondo del Cuore