Fini' di sbocconcellare il suo panino e con le braccine aperte,fece i suoi passetti ancora incerti,dirigendosi verso la mamma.Lei se lo porto' sul grembo e facendogli appogiare la testolina nell'incavo tra il collo e la spalla,lo cullo' cantandogli una ninna nanna.Il piccolo Antonio si addormento' e dormi',dormi beatamente tra quelle braccia "odorose" di mamma.Sogno di boschi,di folletti,di fate incantate,di castelli,di principi e principesse.Poi si sveglio',guardo' la sveglia ...era ora di alzarsi.Si vesti' di corsa,come era sua consuetudine,e usci' raccogliendo dal suo giardino tre rose.Si diresse trafelato in quella casa ,busso',nessuno gli apri'.Prese allora le chiavi dal solito posto ed entro' in quella casa che odorava di buono e...di mamma.Trovo' la vecchia madre appisolata sul divano con il gatto in grembo che dormiva con lei.Le sfioro' il viso con una carezza e fu allora che lei si sveglio'.Portava i suoi capelli ,con riflessi come d'argento, raccolti.Quando vide Antonio gli sorrise e poi lo guardo' con quei suoi occhi "annacquati" tipici degli anziani,ma lo sguardo era sempre colmo d'amore per il suo piccino.Lui le parlo'della giornata di lavoro che l'attendeva,mise le tre rose nel vaso che era sul tavolo e mise su il caffe'.Infine si sedette sul divano accanto a lei,la coccolo' unpochino poi verso' il caffe' per entrambi.Lo sorseggirono in silenzio,beandosi della reciproca presenza.Poi Antonio le diede un bacio e lei gli fece le solite raccomandazioni,Antonio le sorrise e si congedo' da lei,ripensando al sogno e alle ninne nanne della sua mamma.