Autore Topic: Il cavalcavia e gli alieni  (Letto 746 volte)

nihil

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Il cavalcavia e gli alieni
« il: Novembre 20, 2012, 08:23:55 »
Il cavalcavia e gli alieni



Camminava piano sul cavalcavia trascinandosi dietro il carrettino per la spesa. Lo sapeva che chi la guardava la giudicava la solita vecchietta con i capelli bianchi e passo lento che faceva la sua giratina al mercato, ormai senza più né vanità, né aspettative.
Lo sapeva benissimo, anche se ogni volta che si vedeva allo specchio lei stessa ne rimaneva sorpresa: io quella? Ma chi la conosce!
O.K., il suo corpo era cambiato a sua insaputa, ma lei lo aveva fregato, il cervello era rimasto perfetto, preciso, i pensieri erano ancora a colori squillanti e la voglia di avventura non era mai venuta meno. L’elenco dei suoi acciacchi ormai era lungo come un calendario, a volte persino di un anno bisestile. Sorrise pensando a quel giorno in più che era un nuovo dolorino. Ma che il suo corpo facesse cosa gli pareva, non erano affare suo, lei aveva di meglio a cui pensare.
Ma sì, forse stava semplicemente girando in incognita.
Anche lei aveva sempre giudicato vecchiette quelle vecchiette, ma i loro sguardi non avevano la luce dei suoi. Lei si sentiva diversa.
Sì, andava al mercato solo per gironzolare o guardare  qualcosa che non comperava.
Anche andare al mercato era viaggiare, cosa che lei aveva sempre sognato, l’importante era muoversi. Tirò fuori il fazzoletto, si soffiò il naso, lo rimise via e guardò giù dal cavalcavia. Sapeva che stava andando da qualche parte, ma non si ricordava più molto bene dove. In chiesa? No, certamente no, l’ultima volta c’era stata 50 anni prima per il matrimonio.
Forse a trovare la Teresa? No, finché non le avesse chiesto scusa, non  sarebbe più andata a casa sua!
Ah, forse stava andando alla stazione. Sì, proprio così.
Arrivò un poco affannata, ma che bel treno rosso e argento col naso a punta, sì ora lo so, dovevo andare a Parigi.
Il carrettino della spesa rimase orfano sul marciapiede, lei salì, cerco un bel posto vicino al finestrino, poi il silenzio del viaggio la stupì. Ai suoi tempi quando il treno partiva decisamente faceva un gran casino , che poi si trasferiva nei giochi dei bimbi ancora più rumorosamente, ciuf ciuf ciufffff  fììììì fiiiii, a lei non facevano mai fare il conduttore, ma sempre il bigliettaio, e per questo litigava ogni volta con Mariolino, che voleva fare  il capotreno.
Comparve un carrello, una gentile signorina le mise in mano un panino con gli auguri di buon viaggio della direzione.
Questa poi…non se lo sarebbe mai aspettata.
Guardava fuori da finestrino, mondi e montagne e mari parevano un filmino proiettato troppo in fretta. Pensava a Mariolino, che un giorno era scomparso e nessuno ne aveva più saputo nulla. Già, ma in Italia pare che spariscano 10.000 persone all’anno e che non se ne trovino nemmeno i cadaveri. Lei pensava che se non tutti, molti dovessero essere rapiti dagli alieni, non c’era altra spiegazione. Possibile che non trovassero più nulla? Né una giacchetta, né un paio di occhiali o altro? Lei guardava sempre “Chi l’ha visto” cercava di memorizzare i volti degli scomparsi e poi li cercava tra la folla. Mai trovato nemmeno uno. Era ovvio che gli alieni non riportassero nessuno indietro.
Ne aveva spesso parlato con il marito e i figli di questa teoria, ma loro non volevano capire. Erano troppo prevenuti contro una cosa così ovvia. Comunque i suoi non credevano nemmeno ai fantasmi. A lei non sarebbe dispiaciuto essere rapita, ovviamente sperava di non dovere subire esperimenti dolorosi, ma perché no, un’occhiatina all’universo l’avrebbe data volentieri.
Si addormentò cullata dal silenzio del treno.
Fu una mano ferma che le toccava la spalla a risvegliarla: ”Signora biglietto, prego.”
Si sentiva un poco frastornata, svegliata così, in mezzo ad un sonno pieno di avventure. Un biglietto? E chi è questo pazzo? Si frugò in tasca e gli dette uno scontrino della Upim. Il tizio la guardò perplesso e poi le spiegò che si era sbagliata. Sbagliata in cosa?
Si accorse che gli altri viaggiatori la guardavano muti, con piccole domande degli occhi.
Lo sapevooooo, ma non avrei mai pensato che le astronavi fossero così banali. E poi questo alieno è davvero brutto e che divisa ridicola con quel cappellino che pare una torta. Però vuole un biglietto. Però si sono organizzati, parlano persino italiano. Chissà se quando rapiscono qualcuno in Cina parlano cinese. Ma sì non avrebbe senso parlare italiano ad un cinese.
Ora glielo chiedo: ” Scusi, la lei da dove viene? Dove mi state portando, sono curiosa…” e sorrideva felice, poi avrebbe raccontato tutto a casa e finalmente le avrebbero creduto.
Il tizio la guardava strano. Secondo lei questa astronave non assomigliava nemmeno a quella di Star Treck, quella sì che era bella.
“E lei dove sta andando, signora?”
“Veramente ora ricordo che stavo andando al mercato, ma voi mi avete rapita, ma va bene anche così, non si preoccupi, basta che poi mi riportiate indietro. E magari anche Mariolino. Ma lei chi è, il Capitano? Siamo molto distanti dalla vostra stella?”.
Venne allora un altro alieno, più giovane del primo e borbottò che sarebbe stato meglio cercare un medico tra i passeggeri o fermarsi in qualche stazione intermedia.
Un dottore? Ma allora volevano davvero fare degli esperimenti, e la cosa iniziò a metterle ansia, non intendeva sacrificarsi per la scienza, ora che ci pensava bene, sì stava andando proprio al mercato.
Si alzò e iniziò a urlare che la riportassero indietro immediatamente, alieni o non alieni.
Poi non ricordò esattamente cosa era accaduto, ma sentì la voce di sua figlia che diceva: “ Su, mamma, non ti preoccupare, ora ti fanno qualche esame poi andiamo a casa”.
La voce la conosceva benissimo, ma era davvero sua figlia o era un trucco per farla parlare della Terra? E quella stanza tutta bianca, con un letto circondato da altri letti, non la riconosceva davvero.
Si chiuse allora in un mutismo preventivo, prima avrebbe studiato la situazione, poi forse e soltanto forse, avrebbe parlato. E magari avrebbe raccontato balle, così gli alieni sarebbero stati fregati.
E comunque su Star Teck non c’era mai stato un capitano con un nome così’ ridicolo come Al Zaimer, che quel generale grasso vestito di bianco stava citando; quando sarebbe arrivato gliene avrebbe dette quattro!




D@ffy

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Re:Il cavalcavia e gli alieni
« Risposta #1 il: Novembre 20, 2012, 10:06:43 »
Vuoi sapere se sei riuscita a farmi venire la pelle d'oca?
Ti posso assicurare che hai superato l'esame. Racconto avvincente e ben scritto, complimenti!

''sii come una papera. Calma sulla superfice dell'acqua e, sotto, sempre con le zampe in movimento.

nihil

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Re:Il cavalcavia e gli alieni
« Risposta #2 il: Novembre 20, 2012, 10:39:28 »
pelle d'oco, spero.  ;D

piccolofi

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Re:Il cavalcavia e gli alieni
« Risposta #3 il: Novembre 20, 2012, 18:47:11 »
 Adorabile Nihil e sempre bravissima : puoi scrivere di qualunque cosa e sara' sempre carica
 di pensieri discreti e umanita'.
 Tocchi leggera e allo stesso tempo profonda temi che le dissertazioni mai renderebbero altret-
 tanto. Tu prendi,  spunti, pensieri, riflessioni, umori e sensazioni, mescoli con istintiva sapienza e ne fai una storia.
 Piena, ricca, persino divertente nonostante sia un gran brutto signore quel tale che si chiama..
 Al Zeimer.
 Quanto e' vera poi, e ben raccontata, la faccenda della " vecchietta " che e' tale solo per gli
 altri, quelli che si fermano a quel che vedono con gli occhi!
 Ma lei si sente ben viva e vitale, alla faccia di tutti.. 

nihil

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Re:Il cavalcavia e gli alieni
« Risposta #4 il: Novembre 20, 2012, 19:34:23 »
grazie piccolofi, sei sempre molto gentile, e come disse il saggio...gli autori raccontano principalmente se stessi.  :)

ninag

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Re:Il cavalcavia e gli alieni
« Risposta #5 il: Novembre 28, 2012, 22:41:03 »
Grandissima nihil, bello , riesci a portarci tutti sull'astronave. :)
« Ultima modifica: Novembre 28, 2012, 22:42:43 da ninag »

nihil

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Re:Il cavalcavia e gli alieni
« Risposta #6 il: Novembre 29, 2012, 07:45:41 »
credo che farò quella fine!  ;D Grazie Ninag.

patriziagiangregorio

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Re:Il cavalcavia e gli alieni
« Risposta #7 il: Novembre 29, 2012, 09:20:28 »
bel racconto;qualunque argomento tratti riesci sempre a stupire :rose:

nihil

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Re:Il cavalcavia e gli alieni
« Risposta #8 il: Novembre 29, 2012, 09:27:18 »
grazie pat. ;)