Autore Topic: La notte delle cozze ripiene  (Letto 1282 volte)

piccolofi

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La notte delle cozze ripiene
« il: Settembre 20, 2012, 19:04:43 »
                   
  Di solito appoggio la testa sul cuscino e crollo addormentata.
  Qualche giorno fa ero al mare, tre giorni ancora belli, mi volevo fare l'ultimo regalo prima 
  dell'autunno che fa vestire.
  Mi sono sentita col mio ex di una vita fa, cose spicciole senza importanza.
  Alla sera tardi, appoggiata la testa sul cuscino, gli occhi restavano aperti, e ho cominciato a pen-
  sare a mille cose, slegate una dietro l'altra.    Potevo ancora dormire, ma dai pensieri slegati
  sono passata al pensiero di lui, di noi, perduti.
  E da li' sono passata come a sorvolare tutta la mia vita : ho sentito che non aveva avuto un
  senso, avevo mancato quel che avevo cercato, ho avvertito quasi fisicamente che all'autunno
  sarebbe seguito l'inverno, e ognuno di noi, io e lui, avrebbe avuto il suo inverno, separato,
  forse ignorato...
  Il nonsenso mi ha pervaso dandomi l'angoscia, che si incanalava nei particolari concreti e si
  snodava come un lucido film.
  Non ho provato neppure a serrare gli occhi, sapevo che le ore scorrevano ma mai avrei pensato
  di arrivare fino al mattino.
  Poi.. . la stanchezza ha fatto la sua opera e ho visto l'alba alle 11.
  Se mai non l'avessi gia' saputo, avrei scoperto pienamente come puo' chi non ha problemi di
  insonnia esserne preda non appena la paura della vita ( anzi dei tranelli della vita ) ti ghermi-
  sce l'anima.
  "  Hai gia' fatto il bagno ? "
  Come?  Cosa?
  Finalmente metto a fuoco il display del cellulare con gli occhi stanchi.
  Il bagno !  Il bagno!
  "  No, mi sono alzata troppo tardi, stanotte non ho dormito "
  Inutile aggiungere spiegazioni, poi la mia fantasia langue.  Chi se ne frega.
  E infatti...  : "  Quelle cozze ripiene ti sono rimaste sullo stomaco.  Ti portero' io in un ottimo
  ristorante per mangiare un pesce come si deve "
  Bene, ma che bello.
  Non ci sara' mai nessun ristorante.  Quei tempi sono passati.  Cosa gli importa di me?
  Ma deve farsi bello ( lui si' che sa dove andare e certi postucoli li evita, figuriamoci )
  Mi riapproprio lentamente della mia giornata, rassetto meccanicamente, cerco di mettere in
  fila i pensieri per combinare qualcosa e cancellare quella notte rapace.
  Mi ha rapinato della mia ultima mattina!
  Ma si', pazienza, forza andiamo avanti.
  E ci riesco, pero' non se ne va quel mesto e rassegnato sorriso con cui dico all'aria :
  " Le cozze ripiene!  Sei stato tu la mia cozza ripiena, tu..   Tu, che non lo saprai mai perche'
  oggi come ieri ( un lontanissimo ieri ) hai le tue certezze, ti dai sempre le risposte, e io resto
  nel mio angolo , certa che non ti importa e anzi ti irriterebbe la mia verita' "
  Un ultimo malizioso sorriso, preso in prestito chissa' da dove : 
  " Pero' e' vero, hai proprio indovinato : troppe cozze, e infinitamente ripiene, si sono affastel-
  late sullo stomaco e nella mia lunga notte "

   
 

 

« Ultima modifica: Novembre 27, 2012, 16:36:27 da piccolofi »

presenza

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Re:La notte delle cozze ripiene
« Risposta #1 il: Settembre 20, 2012, 23:40:15 »
Un doppio piano di narrazione, un solo fermo immagine. C'è ancora un non detto che ritorna e per questo ritorna. Solo dicendo, non importa se si riceve risposta, il presente potrà essere libero d'esser vissuto pienamente. 

squarcio88

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Re:La notte delle cozze ripiene
« Risposta #2 il: Settembre 21, 2012, 13:35:14 »
Lasciarsi trasportare dai tuoi versi (non sarà una poesia ma io vi sono entrata come se lo fosse) è un vero regalo. Scrivi con una semplicità che mi sconcerta tanto è pura e significativa. Le parole scorrono lasciando sempre trapelare un alone di malinconia? Serenità? Mistero? No so davvero cosa sia, ma so che dopo averli letti mi ritrovo a ripensarci anche dopo qualche ora, o giorni. Come quello del viaggio verso il castello. Nel leggerti provo empatia con i tuoi testi. Devo dire, mi capita raramente.
Se deciderai di scrivere un libro stai sicura che mi fionderò in libreria  dharmas
"Il fine giustifica i mezzi? E' possibile. Ma chi giustificherà il fine?"
Albert Camus

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Re:La notte delle cozze ripiene
« Risposta #3 il: Settembre 24, 2012, 07:09:30 »
già, è sempre intrigante immaginare come sarebbe stato se fosse accaduto qualcosa che solo nella nostra mente è stato immaginato, nella mente di lui no, c'erano altre idee che non andavano d'accordo con le nostre. Guardando poi dietro le spalle, ebbene sì, erano e sarebbero state cozze indigeste.

ciro

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Re:La notte delle cozze ripiene
« Risposta #4 il: Ottobre 01, 2012, 16:04:24 »
Spontanea, semplice, vera, ironica, disincantata anche con la nostalgia. Niente finzioni o " mestiere". Per questo e per molto altro mi prenoto anch'io per il tuo libro.
Ciro

piccolofi

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Re:La notte delle cozze ripiene
« Risposta #5 il: Ottobre 01, 2012, 17:40:59 »

  Siete troppo buoni  : e' solo la semplice cronaca di una notte un po' particolare, vista con
  malinconica ironia.
  Grazie a Presenza per l'analisi.
  Grazie, Squarcio, per la tua empatia che per me ha molto valore e anche per l'idea del libro,
  a cui pero' non ho mai pensato.
  Grazie, Ciro, che, pur tanto diverso da me, riesci a sentirmi.

D@ffy

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Re:La notte delle cozze ripiene
« Risposta #6 il: Ottobre 11, 2012, 16:59:50 »
Questo racconto è bellissimo, ma che dico bellissimo...''bello''

''sii come una papera. Calma sulla superfice dell'acqua e, sotto, sempre con le zampe in movimento.

Patapuffola89

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Re:La notte delle cozze ripiene
« Risposta #7 il: Ottobre 11, 2012, 21:40:08 »
Davvero splendido!
Una narrazione semplice ma che cattura subito.
Ognuno di noi ha la sua cozza ripiena, ma la cosa che più mi incuriosisce è scoprire se, con il passare degli anni, la mia cozza cambierà, o sarà sempre la stessa.
Non vedo l'ora di scoprirlo...


P.S. Questo racconto mi ha fatto tornare in mente il tuo "Primo amore"; credo che andrò a rileggerlo...  ;)
I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa. (B. Yoshimoto)

piccolofi

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Re:La notte delle cozze ripiene
« Risposta #8 il: Ottobre 13, 2012, 16:01:36 »
Grazie anche a voi!  Eh, Patapuffola, non era questo di cui parlo il mio " primo amore " : pero', avendone avuti ben pochi, questi pochi hanno lasciato il loro segno.
E quanto a quello che ti chiedi, se anche tu ricorderai nel tempo la tua cozza..., temo dipenda da quanto e' stata ripiena.  Una mia cara amica tanti anni fa mi aveva detto, con la sua aria particolare, serena e assorta al tempo stesso :  "  Eh, Giuli, certi dolori non si dimenticano. Si mettono da parte, ma si ricordano sempre "
" Ma come! - le avevo ribattuto - adesso sei felice, ti sei rifatta una vita, hai chi ti ama..."
" Non si dimenticano. Credimi. "
Ti giro lo scambio, che ora posso sottoscrivere.
« Ultima modifica: Ottobre 13, 2012, 16:08:35 da piccolofi »

Patapuffola89

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Re:La notte delle cozze ripiene
« Risposta #9 il: Ottobre 14, 2012, 19:36:26 »
Grazie Piccolofi  :)
Credo di essermi espressa male: il nesso tra i due racconti che mi è saltato all'occhio è il tuo stile narrativo, che mi piace molto, e "primo amore" mi ha particolarmente colpita, per questo mi è tornato in mente  :)
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