Autore Topic: Scienza e filosofia  (Letto 3079 volte)

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Scienza e filosofia
« il: Settembre 18, 2012, 00:44:16 »
“Tutta la conoscenza rimane fallibile, congetturale. Non esiste nessuna giustificazione, compresa, beninteso, nessuna giustificazione definitiva di una confutazione. Tuttavia, noi impariamo attraverso confutazioni, cioè attraverso l'eliminazione di errori [...]. La scienza è fallibile perché la scienza è umana”.

(Karl R. Popper - Scienza e filosofia 1969)

 

Pandora

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #1 il: Settembre 29, 2012, 02:01:20 »
Tutte citazioni eh, mai farina del proprio sacco.  :Ppp:

nihil

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #2 il: Settembre 29, 2012, 07:27:10 »
metticela tu la farina cara Pandora. Sino ad ora ti sei comportata esattamente come nuvola, solo frecciatine, ma nulla di sostanzioso, nè un racconto, nè una poesia.

Doxa

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #3 il: Ottobre 02, 2012, 09:19:23 »
Scienza e filosofia/1

Cos'è la scienza ? Cos'è la filosofia ?

Nel topic che ho dedicato a “scienza e fede” ho spiegato che la parola  scienza deriva dal latino "scientia", significa conoscenza, ottenuta con procedimento metodico e rigoroso tramite  l’attività di ricerca  per giungere ad una descrizione oggettiva della realtà e delle leggi che regolano i fenomeni.

Invece filosofia  è una parola di origine greca, composta dal lemma  filèin (= amare), e  da sofìa (= sapienza), ossia "amore per la sapienza".

La “philosophia”  (derivati: philosophos = filosofo e philosophein = filosofare) induce i filosofi a farsi delle domande, sull’universo, a riflettere sul significato dell’individuo nel mondo, sul senso della vita, studia la natura, le possibilità e i limiti della conoscenza.

Le prime testimonianze di un approccio allo studio della realtà che si possa definire filosofico sono del VII secolo a.C., collegate a Talete di Mileto, Anassimandro ed Anassimene. Il loro pensiero si emancipa dalla religione e dalla mitologia per cercare spiegazioni razionali ai fenomeni naturali ed alla cosmologia.

Nella scuola filosofica di Mileto, per la prima volta, il lògos venne liberato dal mito, dal rifiuto del soprannaturale e del meraviglioso nella spiegazione dei fenomeni reali.

Cartesio considerava la filosofia come un albero con più rami, il nostro  ramo è quello denominato filosofia della scienza, che studia le implicazioni della scienza nelle sue diverse modalità.

La filosofia della scienza cerca di spiegare la natura dei concetti e delle asserzioni scientifiche, i modi in cui essi vengono prodotti; come la scienza spiega la natura, come la predice e come la utilizza per i suoi fini; i mezzi per determinare la validità delle informazioni; la formulazione e l'uso del metodo scientifico; i tipi di ragionamento che si usano per arrivare a delle conclusioni; le implicazioni dei metodi scientifici.

La filosofia della scienza è legata alla filosofia della conoscenza.

Doxa

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #4 il: Ottobre 03, 2012, 10:59:39 »
Scienza e filosofia/2

Quale rapporto esiste tra scienza e filosofia ? Cosa unisce e cosa divide la scienza alla  filosofia? Sono due forme di sapere che aspirano entrambe all’autonoma conoscenza, seppur con rimandi per il reciproco rinforzo o per la reciproca contrapposizione,perciò continuamente ridefiniscono i rispettivi ambiti di ricerca

Sforzo di ridefinizione reso indispensabile dalla nascita della scienza moderna, quella definita come “galileiana”, là dove gli obiettivi di scienza e filosofia sembrano differenziarsi integrandosi, a sovrapporsi, ma anche a proporsi come alternativi gli uni agli altri.

Il filosofo considera il logos, la ragione, lo strumento di cui si avvale per spiegare il suo rapporto col mondo (ragione strumentale), e considera la facoltà razionale il mezzo per indagare lo scopo, per conoscere il perché c’è ciò che c’è e accade ciò che accade (la loro “causa prima”), più che l’esigenza di conoscere il come (il modo) di ciò che è e accade.

Invece la scienza moderna nasce puntando sul “come” senza rinunciare al “perché”. Crede che la conoscenza del “come” permetta di mostrare il “perché”.

Non può esserci un “come” senza un “perché”.  Galileo  si chiese il “come”  ma come verifica d’un “perché”, anche se non in modo esplicito.

Secondo il filosofo Emanuele Severino la scienza può parlare scientificamente solo dei propri contenuti; se parla con pretese conoscitive di contenuti diversi dai suoi non è più scienza, ma filosofia più o meno buona.

Ma agli scienziati serve la filosofia ?

I filosofi della scienza cercano di legittimare le loro indagini filosofiche dicendo che sono utili per l’attività scientifica.

Doxa

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #5 il: Ottobre 04, 2012, 13:04:38 »
Scienza e filosofia/3

Nel nostro tempo  a volte viene usato come sinonimo  di scienza l’antica parola greca “epistème” , che in origine indicava la conoscenza e la capacità dell’individuo di svolgere  una determinata attività.

Nell’antico linguaggio filosofico il sostantivo femminile “epistème” (“epi” = su, sopra, e “stéme” derivante da “histamai” = porre)  indicava  quel sapere basato sulla conoscenza delle cause  e gli effetti  di un evento. 

In seguito il termine epistème venne ampliato di significato ed usato per indicare la conoscenza intesa come scienza,  contrapposta all’opinione.

Da epistème deriva “epistemologia” (parola composta da episteme ,= conoscenza, ossia "scienza",  e logos, = discorso): studia le condizioni necessarie, la validità ed i limiti del sapere scientifico.   

In un'accezione ristretta l'epistemologia può essere in parte sovrapposta alla gnoseologia (gnosi = conoscenza) o filosofia della scienza, che si occupa dei fondamenti delle diverse discipline scientifiche.

Negli ultimi secoli la scienza ha sottratto alla filosofia i suoi tradizionali campi d’indagine.

Anche la riflessione sulla natura umana (soggettività, individualità e coscienza), che era prerogativa della speculazione filosofica, divenne tra Ottocento e Novecento oggetto di ricerca scientifica, fino ad arrivare alle scoperte delle odierne neuroscienze.   

Doxa

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #6 il: Ottobre 05, 2012, 14:57:34 »
Scienza e filosofia/4

La filosofia della scienza studia i fondamenti, gli assunti e le implicazioni della scienza. Cerca di spiegare la natura dei concetti e delle asserzioni scientifiche, come la scienza spiega la natura, come la predice e come la utilizza per i suoi fini, ed altro ancòra.
 
Essa ha sovrapposizioni con l'epistemologia  e coinvolge la logica l' ontologia e la gnoseologia. 

Alcuni temi di cui si occupa la filosofia della scienza furono oggetto di dibattito dell’antica filosofia greca.

Socrate considerava la ricerca la base per la speculazione filosofica e per conoscere sempre di più e meglio.

Per Platone  esistevano due tipi di conoscenza:

1) l’opinione (doxa);

2) la scienza (episteme);

e due tipi di idee:

1) idee valori (principi etici ed estetici, politici, il bene, la giustizia);

2) idee matematiche (aritmetica e geometria).

La dottrina delle idee rappresenta l'elemento cardine della filosofia platonica.

Per questo filosofo solo le idee possono essere oggetto della scienza, invece le cose, apprese attraverso i cinque sensi,  sono mutabili ed imperfette.

Però, nonostante la differenza, idee e cose esse sono collegate. 

Per Platone le idee sono criteri di giudizio delle cose e causa delle cose. Quindi l’idea è il vero oggetto della conoscenza ed  il fondamento gnoseologico della realtà.

L’idea ci permette di pensare e la conoscenza serve per comprendere meglio.

La conoscenza deve essere fondata sulla noesis (Per conoscenza noetica, Platone intende il grado più alto della conoscenza razionale o scientifica, ossia quella filosofica, che ha come oggetto le idee-valori) e su di essa deve poggiare ogni tecnica.

Per Platone la conoscenza è suddivisa in quattro livelli:

l’immaginazione (eikasìa), dominata dalle ombre e dalle superstizioni;

gli oggetti sensibili, che danno origine alle false credenze (pistis);

le verità matematiche e geometriche, proprie della ragione discorsiva (diànoia);

le idee intelligibili, raggiungibili con  la speculazione filosofica e l’intuizione (nòesis).


La conoscenza è sempre "philo-sophia", ossia amore del sapere e  ricerca della verità.

La teoria platonica della conoscenza è nel dialogo “Repubblica”   ed è nota come “teoria della linea”, secondo la quale soltanto la conoscenza intelligibile dà un sapere vero ed universale; invece l’opinione è fondata sui due stadi inferiori del conoscere, è può far confondere la verità.

Doxa

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #7 il: Ottobre 09, 2012, 08:42:57 »
Scienza e filosofia/5

La percezione permette all’individuo l’elaborazione mentale e l’interpretazione di quel che considera realtà.



Vaso di Boring: anche se lo stimolo fisico non cambia, possiamo vedere un vaso bianco su sfondo nero, o due visi neri su sfondo bianco, ma non le due cose contemporaneamente.

La conoscenza tramite i sensi e l’esperienza, l’osservazione del mondo e non l’intuito o la fede dovevano essere alla base del metodo scientifico secondo i filosofi dell’empirismo seicentesco.

Anche per  Immanuel Kant  (1724-1804)la realtà è  ciò che ci appare ed è conoscibile tramite l’esperienza. Egli considerava  reale il mondo materiale od oggettivo, irreale tutto ciò che non può essere considerato dai nostri cinque sensi.

Per il positivismo è realtà soltanto ciò che è suscettibile di essere oggetto d’indagine da parte della scienza usando il metodo scientifico.

La filosofia positivista mi fa ricordare il  sacerdote filosofo  e pedagogista Roberto Ardigò (1828-1920),  che fu sospeso a divinis nel 1869 per un  suo discorso sulla mortalità o immortalità dell’anima,  tema che gli fu  ispirato da uno scritto del filosofo  rinascimentale Pietro Pomponazzi (1462-1525) autore del “De immortalitate animae”.  Così andavano le cose in quel tempo. La Chiesa cercava di respingere le nuove idee dell’ illuminismo e del  positivismo naturalista, collegato alla   filosofia della natura,  secondo la quale  la realtà può essere compresa tramite le leggi naturali, senza ricorrere a principi di ordine trascendente o spirituale. Il naturalismo può essere pertanto considerato come sinonimo di materialismo, in opposizione allo spiritualismo, all’idealismo ed al finalismo teleologico.

Un’ultima annotazione sulla natura per ricordare il “De natura deorum”  scritto da Marco Tullio Cicerone nel 44 a.C..  In tale opera c’è  la locuzione latina “ipse dixit”, per significare “l’ha detto lui”, autorità sapiente. Cicerone usò la frase parlando dei pitagorici, i quali quando avevano diatribe filosofico-matematiche  citavano il loro maestro Pitagora, come autorità sapiente e fonte delle proprie affermazioni. 

L'espressione è oggi utilizzata quando, in un discorso, si vuole evidenziare la bontà delle proprie opinioni in quanto sostenute anche da una persona comunemente riconosciuta come autorità in materia. A volte viene usata anche in senso ironico, per deridere chi si considera autorevole senza esserlo realmente, o chi si sottomette acriticamente a una simile autorità. Io uso qui la frase “ipse dixit”  in modo riflessivo, per autoironia  e per informare che questo è il mio post conclusivo nel topic.


Gattina

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #8 il: Ottobre 11, 2012, 03:12:48 »
Che bello ! Sembra di essere tornati a scuola ! E tu dovresti chiamarti Professorstranamore ! E ... a proposito, mi pare di aver letto tra i tuoi tanti post che avevi espresso l'intenzione di abbandonare questo forum; a quanto pare la coerenza non è il tuo forte...  :sbav:  Mannaggia ! per un docente di filosofia dovrebbe essere importante la coerenza tra il dire e il fare? :mah:

Doxa

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #9 il: Ottobre 11, 2012, 08:40:58 »
La coerenza è un concetto neutro che tu consideri “valore assoluto” nell’ambito della nostra società relativista.
 
Per te esiste solo il bianco o il nero. E le sfumature del grigio ?

O. K. Siamo tornati virtualmente a scuola, però come docente constato che trascuri la lettura di alcuni filosofi, come Milton, Locke, Voltaire ed altri, dai quali puoi trarre riflessioni sulla tolleranza, la libertà di culto, la consapevolezza che l’errore è parte integrante dell’esperienza umana, sulla molteplicità dei valori.  Fattori questi che forse suscitano la tua intolleranza, la tua rigidità dogmatica.

Consideri la tua verità come unica possibile ed esclusiva e t’impedisci il dialogo , l’incontro con l’altro, l’accettazione della differenza. Ecco perché hai problemi con gli altri, amici o possibili partner che siano.   

Gattina

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Re:Scienza e filosofia
« Risposta #10 il: Ottobre 11, 2012, 10:04:15 »
Bravo, sei un relativista proprio in gamba! Puoi fare parte anche tu del nostro Governo, magari come ministro della cultura !  :)