/Le parole accompagnano i passi e percorrono una strada dritta davanti a me. Raggiungo uno spazio di luci, suoni, colori e movimento.
Volti diversi dipinti a varie tinte, tempo senza tempo raccontato in un momento, sensazione fermata in una cornice. Io osservo in silenzio il lento scorrere di queste immagini, non penso, mi ascolto soltanto. E' perdersi dietro i padiglioni cercando un percorso, ma solo i miei passi seguono una direzione da nessuno dettata.
Ora sono dentro uno spazio bianco, e tutt'intorno "paesi". Ricordo, guardandoli, quando da bambina dipinsi " la città" a graffito. Un fitto gomitolo di case, finestre aperte e chiuse. Nessuna vita all'esterno, soltanto indovinata, immaginata attraverso i vetri dipinti, le porte chiuse, i balconi assolati.
Distolgo adesso lo sguardo e in quel momento trovo te. Sei seduto su una sedia in mezzo al tuo spazio e annuisci leggermente ad un discorso raccontato. Anche i tuoi occhi fissano e seguono me e così trascorre l'attimo.
Da quel momento è la nostra vista a dirigere i passi, il corpo continua a vagare, ma gli occhi a cercare. Ecco che ritorna un altro attimo, lo abbiamo voluto. Stavolta lo sguardo è persistente e accenna un sorriso. Poi, le parole. Finalmente lo sguardo è fermo e gli occhi trovano appagamento nei colori e nelle profondità che emanano. Trascorrono minuti consapevoli di tutto il detto e non detto che entrambi abbiamo nell'animo. Poi una stretta di mano segna il saluto mentre i pensieri affollano la mente, le sensazioni irrompono in piena. Una calma apparente si posa su noi, voltiamo le spalle l'uno all'altra e tuttavia consapevoli che quel momento segna le nostre esistenze.
La vita è scorrere di attimi ognuno diverso dall'altro. Ho smesso da tempo di chiedermi il perché, vivo con la gentilezza del cuore e la gratitudine verso tutto ciò che è così com'è, senza un prima e un dopo, solo presente nel presente./
Liberamente ispirata...