"Il paradosso delle ideologie".
Ascoltavo le notizie del Tg5, quelle delle 13.00, quando una in particolare mi ha fatto saltare dalla sedia (o quasi!): "La Cina, grazie all'enorme quantità di capitali risparmiati dalla popolazione, avrebbe rimesso in moto l'economia mondiale! Cos'è avvenuto in Cina, in particolare negli ultimi dieci anni? La cosa è nota, tuttavia giova ricordarla, seppur brevemente. L'economia della Cina nell'ultimo decennio è cresciuta ad un ritmo costante, il suo Pil pertanto ha registrato percentuali di crescita a due cifre (sempre intorno al 10%) cosa assolutamente irraggiungibile nei Paesi occidentali. Ma, a causa della recente recessione a livello globale, anche la Cina ha visto scendere la produzione e, di conseguenza, le sue esportazioni. I cinesi, così come gli americani e gli europei, hanno cominciato a spendere meno e a risparmiare, in vista di un futuro incerto e foriero di difficoltà. Il governo Cinese perciò ha fatto due+due ed è giunto alla seguente conclusione (annunciata attraverso la stampa, nazionale e non): destinare l'enorme massa di capitali, fermi nelle banche cinesi, all'acquisto dei titoli di stato europei e americani per ridare fiato alle economie occidentali. In pratica, se la macchina europea e quella americana non si rimettono in moto, neanche quella cinese potrà riprendere a far soldi! Il paradosso delle ideologie è tutto qui, nei contenuti della notizia passata oggi sulle testate giornalistiche di tutto il mondo, quasi in sordina, ovvero:
Saranno i comunisti a salvare le economie del mondo occidentale, con i soldi risparmiati dai lavoratori cinesi!
Pensate, anche una fetta del debito pubblico italiano verrà acquistato da qualche banca cinese e, di conseguenza:
a) un consistente flusso di denaro darà fiato ai nostri bilanci statali;
b) per converso, attraverso l'acquisto dei nostri titoli di stato e di quelli degli altri paesi della Comunità europea, la Cina (per mezzo delle sue banche) potrà controllare l'economia mondiale e con essa la politica internazionale.
La mia conclusione è abbastanza ovvia (ma ripeto è solo una mia modesta considerazione) laddove non poterono le armi, oggi può l'economia dei capitali e dei titoli di stato. Il loro controllo equivale ad una vera conquista territoriale, ancorché realizzata attraverso il flusso dei capitali. Curioso è, però, che sia stata l'economia "comunista" a salvare quella storicamente capitalistica dei Paesi occidentali! Immagino Lenin, Mao e Stalin che, da qualche parte, stanno brindando: Prosit!
Faber