Raccolgo il tempo nelle ore che trovo qua e là abbandonate. A volte vicino alle case, a volte in mezzo alle persone. Una volta ne ho trovate alcune nascoste in frigo e le ho tirate fuori. Erano fredde e assaggiandole sapevano di tutto, di quello che nel loro tempo erano state. Da allora ho cominciato a vederne sempre più e ne ho fatto una raccolta. Adesso stanno ammonticchiate in un angolo della mia stanza, ho fatto un pò di spazio tra l'armadio e il letto e tuttavia sono talmente tante che sono così strette da voler uscire.
Ho provato a metterle in una cesta, e non ci entrano, o forse non vogliono entrarci loro mentre io mi sbraccio. Affermano di non appartenermi, sono di tutti, ma dico io: chi sono questi tutti se poi quei tutti di cui parlate vi hanno abbandonato?
I tutti sono quelli che passeggiano per strada, comprano nei negozi, lavorano a casa, vanno in bicicletta, mi rispondono loro senza affaticarsi più di tanto.
Intanto questa gente non sa più di voi, perciò fate le buone se potete! E attacco una canzone per rasserenarle, in fondo il loro destino è quello d'esser sprecate o abbandonate. In fondo io le raccolgo soltanto.
