Rileggendo il tuo testo, intelligente ed originale, appare chiaro quanto mi dici, ma la prima volta che l'ho visionato, sicuramente con superficialità, mi è parso che ti riferissi ad una persona in particolare.
D'altronde un pensiero, specie se fastidioso e insistente, deve pur basarsi su un contenuto, su qualcuno o qualcosa di spiacevole.
Quando si interpreta un brano ovviamente non si può prescindere dal farlo in modo personale, soggettivo e ciascuno di noi ci mette un pò di sè.
A me capita di essere perseguitata da pensieri che fatico a scacciare e che si divertono a non darmi tregua perciò penso che sarebbe bello ottenere il silenzio della mente, questa "mente che ci mente".
Ma, per riuscire ad ottenere ciò, forse bisognerebbe praticare la meditazione ad un livello piuttosto avanzato.
E purtroppo io non ci riesco.
Alla prossima!
Claudia