Le certezze sulle quali abbandonare la nostra ricerca seria delegando a poveri dio di tutti i tempi e ad avidi millantatori devono appartanere alla fase oscura del pensiero dell'uomo e che pure deve aver avuto un ruolo, anche se è difficile crederlo. Decenni ho trascorso a leggere il pensiero di ogni luogo e tempo con un solo scopo: cancellarlo. La citazione di qualunque presunto dio o sedicente depositario di verità e i loro sottoprodotti vergognosi in me non provoca alcuna soggezione. Commiserazione e ilarità tanta invece. Quando intravedo dolo provo anche infinita rabbia.
Sostenere che lo hanno detto tutti gli dei di un qualsiasi olimpo pagano, cristiano o indiano ha per me la stessa autorevolezza di dire che lo ha detto Armuk, il più grande delle divinità esistenti in tutti gli universi infiniti e inventato due secondi fa dal sottoscritto. Dovendo assolutamente scegliere opterei per il secondo ( meno compronesso degli altri sicuramente). Chi si scandalizza per queste mie semplici parole dettate da logica e razionalità non è pronto per la vera ricerca, almeno quella che intendo io. Resti pure negli inferi o nei vari paradisi, è lo stesso.
E' schiavo del buio passato e dell'oscurantismo che lo ha dominato. Bruciate pure tutti i libri di religione e filosofia, non mi spostero di un millimetro. Solo chi poggia su se stesso può camminare sicuro.
Ho letto con interesse le tue considerazioni caro Faber e sono autentiche, sentite, senza stampelle a sostenerle o orpelli ad abbellirle. Niente e nessuno potrà mai annientarle se non tu stesso ma allora lo scoprirai da solo in quanto quello sarai.
Questa si che è Liberazione, ben oltre le visioni mistiche di invasati o di uomini poveri di senno.
Le mie misere considerazioni hanno la sola autorevolezza di chi li sostiene ma non sono seconde a quelle di nessuno, nemmeno a quelle del grande immenso semprepocolodato Armuk.
Bravo Faber per la tua iniziativa.
Ciro