Autore Topic: Breve ragionamento di Giacomo Casanova  (Letto 227 volte)

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Breve ragionamento di Giacomo Casanova
« il: Agosto 11, 2012, 16:03:28 »
La sofferenza è insita nella natura umana; ma non soffriamo mai, o almeno molto di rado, senza nutrire la speranza della guarigione; e la speranza è un piacere. Se talvolta l'uomo soffre senza speranza di guarire, la sicurezza matematica che l'esistenza finirà deve essere un piacere; perché, nella peggiore delle ipotesi, la morte sarà un sonno pesante, durante il quale saremo consolati da sogni felici oppure la perdita della conoscenza; ma quando godiamo, la riflessione che il nostro godimento sarà seguito dalla sofferenza non viene mai a turbarci. Il piacere, quindi, mentre ce lo procuriamo, è sempre puro; il dolore è sempre temperato.
Immagini il mio caro lettore di avere venti anni; ed ecco il Supremo Reggitore che gli dice: “Ti concedo ancora trent'anni di vita: è una sentenza immutabile del destino. Quindici anni consecutivi saranno felici, gli altri quindici infelici. Puoi scegliere la metà da cui vuoi cominciare”.
Confessa, caro lettore, che non staresti a pensarci su molto e cominceresti con gli anni infelici; perché l'aspettativa di quindici anni di delizie ti darebbe senz'altro la forza necessaria per sopportare gli anni di sventure; e possiamo addirittura ritenere molto verosimile che l'attesa di una felicità sicura attenuerà un poco la durezza delle avversità.





... perciò aggiungo la vita è un'altalena e allinearsi ad essa dipende da noi perché tutto è impermanente. Ciò che oggi è sofferenza domani è delizia e viceversa. Ai momenti!