Autore Topic: Villeggiare  (Letto 1486 volte)

Doxa

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Villeggiare
« il: Luglio 31, 2022, 16:14:43 »
Villeggiare: questo verbo evoca tempi lontani, abitudini  della nobiltà e  parte della borghesia, che durante l’estate dalla città si trasferivano nella villa rurale: si andava e si stava in villa, o nella residenza padronale di campagna, con radi e scelti incontri: persone che avevano opinioni simili.


Evariste Carpentier, “In villeggiatura”, olio su tela, 1902 circa, Musée Fabre, Montpellier.

La villeggiatura richiama alla mente le tre  commedie che Carlo Goldoni scrisse nel 1761:
“Le smanie della villeggiatura”, “Le avventure della villeggiatura”, Il ritorno dalla villeggiatura”; esse costituiscono la cosiddetta «trilogia della villeggiatura», rappresentate per la prima volta al teatro San Luca di Venezia nell’autunno del 1761.

Le tre esilaranti rappresentazioni teatrali puntano gli strali contro la moda del villeggiare da parte di numerose famiglie della borghesia contemporanea al commediografo: volevano un tenore di vita dispendioso, non adeguato ai propri mezzi finanziari.

Tra cicisbei, gelosie, amori passionali, sprechi e dissipazioni,  Goldoni  descrive tre diversi momenti del villeggiare borghese.

I personaggi principali di queste tre commedie  sono “persone che ho voluto prendere precisamente di mira; cioè di un rango civile, non nobile e non ricco; poiché i nobili e ricchi sono autorizzati dal grado e dalla fortuna a fare qualche cosa di più degli altri. L'ambizione de' piccioli vuol figurare coi grandi, e questo è il ridicolo ch'io ho cercato di porre in veduta, per correggerlo, se fia possibile”.

Nel nostro tempo anziché villeggiatura usiamo il sostantivo “vacanza”, ma questo ha diversa capacità evocativa. C’è l’eco di qualcosa a cui ci sottraiamo e che ci tiene “legati”, per esempio il lavoro.

Andare in vacanza significa sciogliersi dai “lacci”, ma non denota “verso dove” (in villa) come indica il verbo villeggiare, che fa presumere il possesso di un’ampia abitazione con giardino o parco.

Oggi tutti si scambiano domande sulle vacanze o sulle ferie, fanno programmi di come trascorrerle, cosa fare.

Andare in ferie, però, non è né villeggiare né andare in vacanza.

La villeggiatura e la vacanza fanno pensare alla decisione soggettiva, invece le ferie appartengono alla razionalità delle aziende: ripartiscono individui, determinano i tempi, prevedono le sostituzioni, fissa le presenze. Ferie irregolari e arbitrarie romperebbero il ciclo produttivo dell’impresa.

Il nostro tempo poco conosce  la “civiltà del villeggiare” o l’estrosità della vacanza, perché chiuso nella “gabbia” rigida e razionale delle ferie, nelle soste organizzate.  Ma pur in esse ci sono varchi di libertà, di spensieratezza, senza vincoli di luogo o di classi sociali.

Villeggiatura, vacanza e ferie: queste tre specie sono comunque raccolte nel cerchio magico dell’otium, che è  la componente estetica del vivere, in contrapposizione all’ananke, il fato/necessità che ci prende gran parte della vita.
« Ultima modifica: Agosto 19, 2022, 22:27:02 da Doxa »

piccolofi

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Re:Villeggiare
« Risposta #1 il: Agosto 01, 2022, 18:33:03 »
 Bella e interessante disamina . Mi piace.
Chissà cosa direbbe Goldoni i della gentucola che va al "Grande Fratello" e roba simile, tutta concepita per permettere di apparire e mettersi in mostra a chi non è nessuno, ma ha la fregola di sembrare qualcuno, spacciarsi per tale? Mah! Evidentemente ogni epoca ha le sue risibili miseriucce. L'animo umano non cambia, cambiano solo gli scenari in cui si manifesta.Almeno un tempo non c'erano il palcoscenico e la grancassa della televisione....

Regina D'Autunno

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Re:Villeggiare
« Risposta #2 il: Agosto 01, 2022, 20:31:58 »
Io ho un bellissimo ricordo di quando venivamo a villeggiare nel mio paese visto che quando ero piccola per un'imposizione di mia "nonna" paterna abitavamo altrove...
Allora c'erano i miei nonni e la zia suora, le vere persone che ci volevano bene, e quando venivamo io, mia madre e la mia seconda sorella visto che l'ultima è nata dopo la morte di mia nonna, erano tutti felici e lo ero anche io perchè io sono stata l'unica a conoscere veramente i nonni veri cioè i genitori di mia madre...
 ;)

piccolofi

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Re:Villeggiare
« Risposta #3 il: Agosto 01, 2022, 23:23:51 »
Regina, ma è una saga la tua! Comunque beata te che hai avuto il piacere di "villeggiare", come ben illustrato dall'impagabile Doxa( che un tempo, per tua informazione, si chiamava "DottorStranamore",nick più intrigante ).

Doxa

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Re:Villeggiare
« Risposta #4 il: Agosto 02, 2022, 10:28:58 »
Affascinante fiore "che non colsi", continua pure con la tua malizia.  ;) :), fammi del male con il tuo "avviso ai naviganti", informandoli del mio passato "glorioso" ;) con il nick "dottorstranamore". In tal modo allontani da me le mie fans.

“Non si è mai troppo vecchi finché si desidera sedurre e, soprattutto, finché si desidera essere sedotti.”

disse lo scrittore franzoso Charles Baudelaire



Doxa

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Re:Villeggiare
« Risposta #5 il: Agosto 03, 2022, 08:57:17 »
Anche messer Niccolò Machiavelli gradiva recarsi “in villa”. Lo dice in una sua lettera a Francesco Vettori. Cliccare sul link

https://it.m.wikisource.org/wiki/Lettere_(Machiavelli)/Lettera_XI_a_Francesco_Vettori

Piacevole lettura è il “Marcovaldo, ovvero le stagioni in città”, sono venti novelle scritte da Italo Calvino. Questo è il link con il sunto dei 20 racconti



Un altro celebre racconto è “La signora con il cagnolino”, dello scrittore e drammaturgo russo Anton Cechov.

“Dmitrij Gurov è un banchiere moscovita è sposato ed ha tre figli. Considera le donne inferiori agli uomini e il suo non è un matrimonio felice. Un giorno, durante una vacanza a  Jalta incontra in un ristorante Anna Sergeevna che sta pranzando in compagnia del suo cagnolino.
Tra Dmitrij ed Anna inizia una relazione che induce i due protagonisti ad un coinvolgimento profondo  e inatteso.
Inatteso da parte di Dmitrij, un maschilista che ha avuto molte relazioni e non è incline al sentimentalismo; inatteso da parte di Anna, che è una donna timida, con un'aria da 'collegiale', la cui educazione e cultura avrebbero dovuto scoraggiarla dal vivere un rapporto extraconiugale.
In entrambi sboccia un amore intenso e tenero, e i due iniziano ad avere l'uno per l'altra sentimenti mai provati prima”.



Gruppo scultoreo di Natal’ja Filatova, raffigura Anna Sergeevna, col cagnolino, e Dmitrij Gurov,  Jalta (Crimea)
« Ultima modifica: Agosto 19, 2022, 22:21:21 da Doxa »

piccolofi

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Re:Villeggiare
« Risposta #6 il: Agosto 03, 2022, 11:52:07 »
Non sia mai che io voglia allontanare da te le tue fans, effettive o potenziali! Anzi, ti ho fatto un piacere col ricordare il tuo primo nick, certo più seducente di "Doxa", che le farà sognare, fantasticare.