Autore Topic: La rabbia dentro di noi  (Letto 350 volte)

presenza

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La rabbia dentro di noi
« il: Giugno 23, 2012, 15:25:27 »
Mi rendo conto che l'epoca in cui viviamo non invogli certamente ad avere atteggiamenti compassionevoli, tuttavia non ci si chiede di stamparci un sorriso in faccia e opporsi al degrado dei sentimenti come si opporrebbe un santo, ma di vivere la vita cercando di non avere un atteggiamento ostile nei confronti del mondo. Ma come riuscirci?

Il Buddha ha detto: “ Non sarete puniti per la vostra rabbia, ma sarà la vostra rabbia a punirvi”


Personalmente ritengo che l'unico modo per non avvelenarci il sangue, ogni volta che riteniamo di aver subito un torto, è quello di “addestrarci” e metterci nei panni di chi ci ha fatto il torto.
La funzione dell'addestramento è quella di spostare i nostri limiti, portandoci a fare cose che altrimenti non saremmo in grado di fare.
E' opinione comune che sfogarsi aiuti, o addirittura sia necessario per non stare male ulteriormente. Nella realtà infatti le volte che perdiamo il controllo, abbiamo l'impressione di stare meglio. Questo accade unicamente perché lo sfogarci in realtà stanca e di conseguenza, avendo meno energie, la nostra rabbia non trova alimentazione per proseguire la sua corsa. In realtà lo sfogo non fa altro che mettere in scena la nostra rabbia. “Chi fa la voce grossa fa sentire soltanto che sta male”. Bisogna semmai imparare a capire quando la rabbia sta raggiungendo i livelli di guardia. Come? Con l'addestramento. L'essenza del buddhismo è la consapevolezza, ed è proprio la consapevolezza che ci aiuta a crescere. Per consapevolezza intendo essere consapevoli di cosa avviene dentro e fuori di noi. Ad ognuno di noi sarà capitato di vivere periodi in cui tutto va a gonfie vele e altri in cui tutto sembra crollarci addosso. Quando siamo in periodi sì viviamo sollevati da terra: nulla riesce a toccarci veramente, sperimentiamo naturalmente quella strana sensazione di beatitudine che ci porta a sentire un sentimento “amorevole” verso tutto e tutti, verso il mondo che ci circonda, e ci comportiamo di conseguenza. Il contrario succede quando invece viviamo periodi in cui tutto ci innervosisce, quando anche il sole e il canto degli uccelli ci disturba; allora basta che qualcuno ci sfiori ed ecco che abbiamo delle reazioni inaspettate, in alcuni casi addirittura violente. Da queste dovremmo comprendere che chi si comporta “male” lo fa essenzialmente perché sta male! Tutti noi sappiamo cosa vuol dire star male. La Prima Nobile Verità, espressa nel primo sermone del Buddha è: esiste la sofferenza.

Quando c'è rabbia dentro di noi perdiamo di fatto la libertà. Un vecchio adagio buddhista racconta di un uomo su un cavallo al galoppo; un passante chiede all'uomo dove sia diretto e questo gli risponde: non lo so, chiedilo al cavallo!
La rabbia è come un cavallo al galoppo e noi siamo l'uomo che lo cavalca. Conquistiamoci davvero quindi la nostra libertà cercando di addestrarci ad essere e rimanere in noi.
Come? Facendo attenzione a vivere un vita più responsabile, cercando di essere realmente, e non solo fisicamente, dove ci troviamo.
Dietro ad ogni momento, e purtroppo quasi sempre in quelli negativi, si nasconde una grande e vera occasione di trasformazione e crescita. 



Rev. Nisshin m. clau

Nuvola

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Re:La rabbia dentro di noi
« Risposta #1 il: Giugno 24, 2012, 00:10:01 »
Quando anche il sole e il canto degli uccelli ci infastidisce... vuol dire che qualcuno dovrebbe chiamare al più prtesto l'ambulanza per il t.s.o  (trattamento sanitario obbligatorio) !

Certo che meno male che la natura ci ha fatto dono di una così preziosa perla rara, di un prodigio più unico che raro, di un concentrato di cotanta saggezza: il Budda.
Cosa sarebbe l'umanità se non avesse avuto gli insegnamenti del Budda ? Quando mai l'uomo avrebbe preso consapevolezza di sé ?