Autore Topic: Sulle relazioni tra uomo e donna...  (Letto 487 volte)

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Sulle relazioni tra uomo e donna...
« il: Maggio 03, 2012, 01:01:04 »
Il tema delle relazioni tra uomo e donna è una “mina vagante” nella nostra società. Vediamo infatti che sempre più unioni si esauriscono in breve tempo oppure non conducono a niente di soddisfacente. Il problema principale è che, come in molti altri casi, si vivono le relazioni riempiendole d’illusioni che spesso ci derivano dalla società e da “clichet” su come dovrebbero o vorremmo che siano le nostre relazioni sentimentali.A questo proposito vorrei parlare di come Osho descrive questo importante capitolo della vita delle persone, perché mi sembra che il suo sia un pensiero “pulito” e scrostato da molte malattie che invece spesso attanagliano i rapporti sentimentali. Cercherò perciò di descrivere questo interessante punto di vista meglio che posso.

Innanzi tutto la vita deve essere vista come un processo di “interdipendenza”, in quanto nessuno può essere indipendente, o non esisterebbe affatto. Già solo il fatto di respirare comporta interdipendenza. Non si tratta di dipendenza, in quanto per esistere questa qualità dovrebbe esserci anche l’indipendenza dell’uomo, ma quest’ultima non esiste. L’uomo respira, le piante respirano la terra respira, perfino il cosmo respira e tutti contribuiscono alla vita in ugual misura, secondo le loro capacità. Questa è l’interdipendenza.In fondo le onde sono l’oceano e l’oceano è fatto di onde, nessuno dei due fenomeni esisterebbe senza l’altro. Essi sono un’unità, un tutt’uno. L’amore è un fenomeno che ben ci descrive come parte dell’oceano della consapevolezza. Esso può avere tre dimensioni:

La prima è la “dipendenza”, nella quale vive la maggior parte della gente. La moglie dipende dal marito e viceversa. E’ un modo malato di vivere, in quanto, come detto prima, la dipendenza presuppone anche indipendenza all’opposto. Ma entrambe non esistono, sono solo illusioni. Il risultato di questo modo di vivere le relazioni è che avviene uno sfruttamento reciproco che impoverisce le persone coinvolte. Alla fine ci si riduce a semplice merce di scambio, ed è quello che accade più spesso nel mondo. Ecco perché le unioni durano spesso così poco.

La seconda è l’amore tra due persone “indipendenti”, che è più rara della precedente. Anche qui facilmente si potrà avere infelicità, perché accade un costante conflitto mancando l’accordo per l’assenza di compromessi. E’ un rapporto più libero, e questo può essere un pregio, ma è anche superficiale in quanto prevale la propria individualità rispetto all’amore.

La terza possibilità è la più autentica e naturale. E’ rarissimo che accada, ma quando si è in questa condizione tutto diventa magico e il paradiso arriva sulla Terra. L’interdipendenza avviene tra due persone né dipendenti e né indipendenti, ma in profonda sincronia tra di loro. E’ come se respirassero assieme, allo stesso ritmo, un’anima e due corpi. Questo è il vero amore. Nei precedenti casi non lo è affatto, si tratta per lo più di accordi sociali, psicologici o biologici. In questo caso invece l’amore è qualcosa di superiore: è SPIRITUALE!

 (Articolo ispirato agli insegnamenti del maestro Osho)

By Wenz
(Musica e spirito)

Faber

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Re:Sulle relazioni tra uomo e donna...
« Risposta #1 il: Maggio 04, 2012, 21:06:43 »
Si, credo sia proprio vero: é assai raro. Purtuttavia, é forse auspicabile comunque poter amare e sentirsi amati, in qualche misura, piuttosto che vivere il vuoto intorno a sé.
Faber
"Tutte le anime sono immortali. Ma le anime dei giusti sono immortali e divine" Socrate

L'uomo non può creare nessuna opera che sopravviva ad un libro

Andreina Cresta

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Re:Sulle relazioni tra uomo e donna...
« Risposta #2 il: Maggio 06, 2012, 15:13:10 »
Mi piace la citazione di Osho sulla "coppia". Ne ricordo una anch'io citata da Osho che mi ha fatto sorridere, ma anche pensare. Racconta di come in Giappone le persone compravano le tazze da tè nei supermercati tutte uguali, allora per renderle "personali ed uniche" le rompevano reincollandole, così che fossero davvero uniche e diverse da quelle comuni!
Un saluto, Andreina.