Vorrei...

[presenza]

Vorrei essere un animale, una farfalla, un gatto, un cane, un uccellino, qualunque insomma e solo per essere libera di vivere senza dipendere. Gli animali vengono al mondo e dopo poco si reggono sulle loro gambe e affrontano la vita nella crescita, nei rischi, nella malattia e nella morte, soli. Un essere umano invece, dipende da un altro per quasi tutta la sua vita, solo un breve tempo di autonomia gli è consentito e poi ricomincia a dipendere. E' una catena che dà solo l'illusione di non essere soli. 

[Rubio]

  Forse "dipendere" ha valore diverso ad ogni stagione. Per l'infante ("prole inetta" come dicono gli studiosi) è in gioco la vita. Per l'adolescente l'equilibrio mentale. Per chi non ha un ruolo sociale dipendere è il tormento di non essere. Per chi ha risolto il necessario, è la richiesta di condivisione. Se, però, non è soddisfatta si va avanti comunque; si cerca di rinventarsi un altro equilibrio. Si scrive anche per questo, per vedersi dentro quando tiriamo fuori, per eserci lettori. E plachiamo le nostre ansie imparando a gioire di ciò che abbiamo senza dimenticare di cercare il meglio. Un caro saluto
                Rubio

[Micio93]

Dipendiamo e ne siamo condizionati; gli animali sono condizionati da ciò che accade intorno a loro e la loro vita dipende da esso, quindi loro dipendono dall'esterno, e se l'esterno dove essi vivono in assoluta autosufficienza dovesse mancare, essi muoio, anche loro dipendono, tutti dipendono da qualcosa, essere autosufficienti, non dovere dipendere da niente e da nessuno significa non esistere.
Senza gli altri in fondo chi sei? Nessuno, sei niente.

[ciro]

Nella nostra apparente debolezza sta la nostra reale forza