Una stretta di mano
L'altro giorno parlavo con un paziente della scorrettezza imperante in questi giorni, si arriva a negare anche l'evidenza dei fatti. Così mi tornò alla mente che una volta, avevo 16 anni, mio padre mi chiama e mi dice “ha telefonato il sensale del vino, vogliono comprare il nostro vino, io non posso andare, devi andare tu”.
Mi diede tutte le direttive e io partii con l'autobus per vendere il vino dell'azienda di mia madre. Alla fermata dell'autobus c'è il sensale ad attendermi. Salgo sulla sua Lambretta e ci rechiamo in campagna. Incontriamo il compratore, apro la cantina, spilliamo un poco di vino, lo assaggiano, controllano la gradazione alcolica, discutiamo e contrattiamo il prezzo, alla fine concludiamo l'affare e lo suggelliamo con una stretta di mano.
Capite? Una stretta di mano di un ragazzo di sedici anni e in quel periodo si diventava maggiorenni a 21 anni!
Oggi non si rispettano neppure i patti scritti e firmati!