Per me la fica est semper stata meglio dell’ano, però ad esser sincero
non proprio semper. Anzi, ogni tanto preferivo addiritura farmi fare certe pompe e possibilmente i segoni
(fatti però con una certa perizia e un po’ a regola d’arte!) - Quando finalmente l'ho messo
in mano alla brunetta f. 17enne f. della mia amante occasionale - mi eccitava troppo
toccarle la topina mentre guardavamo per caso l'ennesima replica d'una fiction
a modo suo piuttosto morbosamente erotica (una puntata culminante di "Uccelli di rovo").
Le venni poco dopo sulla bianca mano, col mio lungo e grosso
glande imperlato, dita morbide le sue come il pelo d’un micio: il tutto avveniva 70 secondi
prima che rientrasse l'anziana e grassa Augusta, che era la padrona di quell'appartamentino
nei pressi di Porta Romana – e gentil mordace vicina di casa delle due . Era da diversi mesi
d'altronde, che circa tre sere a settimana, cenavo con mater e f., a casa loro: mater
era a conoscenza della simpatia ed attrazione tra me et f., perciò accettava di buon grado
che dopocena io mi sdraiassi nel loro lettone, a volte sopra a volte sotto le coperte, a guardare
un po’ di tv in mezzo a loro. (Ogni tanto, quando f. erat fuori, quella mater mi veniva
appositamente vicino, mi si strusciava proprio addosso, e così - quasi per una prassi di routine -
finivamo per pomparci un po’).
Ma con f. immancabilmente le mie mani correvano in direzione del suo basso ventre, come
le api volano verso un alveare. Era molto bello et eccitante spostarle le mutandine con le dita,
mentre mater si voltava dall'altra parte a dormicchiare, succhiando un piccolo bastoncino di
liquirizia - quasi di consolazione. Intanto mi veniva sempre duro e restava così per più di un’ora,
mentre la gazzellina la sentivo quasi timidamente, sommessamente gemere...
Mi viene ancora duro adesso, a pensarci!
"Non vi racconto frottole" - dicevo alle due tipe di via Crema - "e non tengo la
testa sotto la sabbia... Sto diventando un po' impotente." - Scherzavo, naturalmente,
per metterle alla prova.
Un po' sordo (beethoveniano)&arterio/scl/erotico, già lo ero.. Mi sto tagliando le unghie
dei piedi con un trinciaunghie rosato, comprato da 'Tutto 1 euro' in Sicilia, proprio simile ad uno
che aveva quella f. di via Crema, Melano, vent'anni fa. ("Oh, ma che interessante informazione!",
se ci fosse qui lei, così mi sfotterebbe). Intanto medito che il protagonista padre Raul di
"Uccelli di rovo" era quell'attore R. Chamberlain, notoriamente proprio una checcona isterica...