Riccioli d'oro sparsi sul cuscino
t'osservo riposar tranquilla e serena
guardando i tuoi occhi mi rivedo bambino
accarezzo il tuo bel viso e ciò attenua la mia pena
Ricordo i tuoi primi incerti passi
mi correvi incontro ridendo estasiata
non volevi mai che ti lasciassi
per me era un'estasi concluder la giornata
Ma il destino triste e crudele
come un ragno che paziente tesse le sue tele
pose fine con mio sgomento a quest'incanto
La legge arcana e alquanto assurda
decise che tutto ciò doveva finire
un bacio sfiora la tua guancia la pioggia fuori soffoca il mio
pianto