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Post - Piccolè

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Altro / Re: Eusebius
« il: Dicembre 13, 2011, 20:41:56 »
in tutta onestà io non ho capito il messaggio, nè il tipo di racconto, sebbene sia scritto bene, l'ho trovato enigmatico.

mi spiace, ma forse sono io un po tonta...


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Altro / Re: diario di un gatto
« il: Dicembre 13, 2011, 20:32:49 »
mi ha fatto sorridere il pensiero che il gatto potesse avere un suo pensiero... la gelosia dell'impedito ed i vari dispetti... bellissimo... complimenti

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Altro / Re: dove sei?
« il: Dicembre 13, 2011, 20:24:16 »
Citazione
ti risponderei che avresti risolto gran parte dei tuoi problemi.

risolti!

Citazione
Rispondo solo ora perchè certe certezze sono tali quando non lasciano dubbi nel tempo ...

devo intendere che non hai più dubbi, adesso?

Citazione
Spero tu abbia nel frattempo risolto anche le tue aspettative riguardo la vasca da bagno! A presto


no niente vasca da bagno, solo bellissime docce!!

asap



 








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Altro / Re: A volte ...
« il: Novembre 06, 2011, 20:33:28 »
hola Carpediem...  non ci fai sapere che epilogo ha avuto la tua delusione/amarezza?

 :popcorn:

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Altro / Re: Viaggiatori
« il: Ottobre 28, 2011, 19:10:07 »
io sono una viaggiatrice stralunata.... identificata con la "tacchi a spillo" credo che sia l'aria dell'aeroporto a renderci distratti e stralunati... passiamo il tempo a guardare il tabellone degli orari ed a capire in quale imbarco ci dobbiamo dirigere, poi, identificato il numero tentiamo di capire come raggiungerlo, perchè stranamente è sempre al lato opposto al nostro.

...e passiamo il tempo a chiederci cosa abbiamo dimenticato o magari che il pilota abbia una ferrata esperienza, o forse preghiamo che il tempo sia buono...

insomma quando partiamoabbiamo la testa intasata da 1000 pensieri... sarà per questo che sembro investita da un tir con rimorchio? che vado su e giù a chiedermi se è il caso di prendere il caffè, di comprare qualcosa o di fare un saltino breve breve alla toilette??

tanti complimenti per i dettagli del racconto (che amo)
 :imp:

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Altro / Re: Un mare di numeri
« il: Ottobre 28, 2011, 19:01:23 »
numeri e pensieri, come due linee rette che si erano incontrate e che sperano di re-incontrarsi; l'importante è resistere e aspettare. :rose:

io a,o il lieto fine... quindi?? dopo la resistenza e l'aspettativa 'ste linee si sono re-incontrate?
 :mah:

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Altro / Re: Preventivi
« il: Ottobre 28, 2011, 18:56:07 »
ci potresti scrivere un libro sulle telefonate,  o sui clienti, la fauna umana è sempre piena di sorprese!  :happy:

sono sulla buona strada, a dirti il vero storaccogliendo anche tutte le cose divertenti che mi capitano, per dirtene una un cartello, proprio visto oggi davanti ad un negozio di roba usata, citava:
"oggi eppi dei dello scioppin" ed appena sotto "da**** usato garantito, garantito che è usato"

ancora rido

 :killbanana:

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Altro / Re: La strada
« il: Ottobre 11, 2011, 13:16:08 »
era un rammarico malinconico,pensando a chi l'ha scritto e alla situazione che ultimamente sta vivendo,tutto qua.

mi spiace non riesco a capire di cosa parli, ma non è importante... più importante è capire il significato di chi scrive e cosa mi ha trasmesso, a mio avviso

.ho guardato,letto e agito..perdonatemi l'impulsività  :kiss:
perfetto... è cosi che si fa in fondo.... CARPE DIEM, no?  :happy:

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Altro / Re: La strada
« il: Ottobre 10, 2011, 22:07:42 »
se solo avessi letto meglio in quelli sguardi...................................................... :rose:

non ho capito se questo commento è malinconico o di rammarico... in tutti i casi quello che cpaita ci insegna qualcosa... la prossima volta nessuna distrazione: guarda, leggi e agisci...

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Altro / Re: La voce del vento
« il: Ottobre 10, 2011, 22:05:14 »
Se il vento avesse una voce simile alla tua, saprei capirti forse meglio; forse riuscirei anche a scoprire i miei errori e perdonarmeli come ho fatto per i tuoi.
Ma l’aria, gela anche le mie lacrime (che poi sono quelle di tutti i depressi) e quelle di ogni rancore, d’ogni rabbia, d’ogni ferita che non smette di sanguinare.
Se il vento sapesse parlare almeno una lingua da imparare, studierei le sue parole e le userei per soffiare sui cattivi ricordi con la forza dell’uragano.
Ma il vento mi graffia la faccia e non si ferma a ripetere ciò che non capisco ed io mi trovo a desiderare di potergli correre dietro con la ragione che mi suggerisce di non farlo, di non caderci ancora, di darle retta almeno per una volta.
Vedi, ho provato anche a rimaner solo ma soli veramente non è possibile starci per nessuno neanche se ci si chiude a chiave in una stanza al buio.
Così ho deciso di invitarti qui su questa spiaggia a gennaio, dinanzi a questo mare che odio per il timore che mi incute e questo vento che ci somiglia per il suo esserci senza farsi vedere, senza farsi capire, parlare, fermare ed insultare.
La voce del vento sa solo farsi intuire ma noi due, non riusciamo neanche in questo e le mani, che dapprima con delicatezza hanno sfiorato il tuo viso, ora stringono la tua gola fino a farti spalancar gli occhi e non farti tossire e nemmeno respirare . . .
La voce del vento

leggevo le prime righe e sorridev all'amore... alla fine ho avuto un sussulto.... un brivido ha percorso la mia schiena nell'immaginare le mani sul collo.... scusa Carpediem... eri un tantino inaridito? ti è passata? o hai ancora queste stranissime voglie?

p.s. spesso ne ho anch'io ma sono piu sottile.....  ;D

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Altro / Re: i rumori della notte
« il: Ottobre 10, 2011, 22:00:40 »
Già, quanto piacere danno... e non solo quelli della notte!

quali rumori preferisci? io che sono più spirituale, che amo il rumore del vento, l'odore della pioggia, l'urlo del mare.... preferisco quelli della notte...


La spiritualità è di ogni momento della giornata, basta essere consapevoli, e più che rumori li definirei suoni: quello del vento, della pioggia, del mare, come affermi, ma anche il canto degli uccelli, le voci umane, il fruscio delle foglie, le lucertole tra i cespugli,le voci degli animali, l'acqua delle fontane, i passi per la strada, lo stomaco che brontola per la fame, un libro che cade dalle ginocchia di chi si era appena appisolato, lo scoppiettio di una frittura in padella, l'acqua che si raccoglie in un secchio, la scopa che spazza il cortile, le pagine sfogliate di un libro, le ruote delle biciclette in discesa, il motorino dell'acqua che attacca e stacca, i passi che scendono e salgono le scale, l'accensione di un motore, la saracinesca di un garage, il battito delle mani, la voce di un bambino, le mani che sfiorano le lenzuola, l'aria che entra da una finestra, i piatti quando vengono lavati, il vetro che s'infrange, lo scartare di una caramella, i denti che masticano le patatine, il coltello che taglia il pane... tutto è spiritualità, basta essere consapevoli.

hai proprio ragione sono suoni non rumori... ed i suoni notturni aumentano anche la mia concentrazione.... a parte il mio vicino che la notte suona i piatti d'ottone in maniera esasperante.... quelli sono suoni che non amo molto....  :rb:

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Fantasy / Re: Dedalus
« il: Ottobre 07, 2011, 00:09:47 »
molto toccante!

l'ho trovato commovente ed ironico... scorrevole ed interessante...

complimenti

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Fantasy / Re: La mosca
« il: Ottobre 07, 2011, 00:03:18 »
io invece sono la vecchia strega.... detesto le mosche.... mi spiace.... :mah:

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Altro / Re: i rumori della notte
« il: Ottobre 06, 2011, 23:28:48 »
Già, quanto piacere danno... e non solo quelli della notte!

quali rumori preferisci? io che sono più spirituale, che amo il rumore del vento, l'odore della pioggia, l'urlo del mare.... preferisco quelli della notte...

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Altro / i rumori della notte
« il: Ottobre 06, 2011, 15:37:51 »
Mi addormento una sera e tutto mi sembra cosi strano! strani rumori, strani versi, strani animali! Noto quanta varietà di rumori notturni si sentono! quanti animali la notte si animano per cacciare, allattare, bere, camminare, intimidire.
 
Al calar del sole, il ruggito della leonessa pare voglia dire "sto arrivando, attenzione", mentre le scimmie, i lemuri, i facoceri, le zebre, velocemente si allontanano dal bacino in cui stanno bevendo per lasciare spazio ai loro cacciatori.
 
Un rumore sembra avvicinarsi, è molto insolito, voci sommesse in una lingua straniera, pare vogliano organizzarsi a fare qualcosa, ma cosa non capisco, neanche aguzzando le orecchie.
 
Mi alzo nel buio ed in punta di piedi mi avvicino alla finestra, un babuino ruba il mango dall'albero e velocemente lo divora, poco lontano, nascoste 2 persone, le vedo a stento, nel buio della notte, riesco solo  a distinguere il bianco dei loro occhi, uno di loro avanza con un balzo felino ed ha in mano una fionda, scaglia un sasso e manca il babuino che velocemente scappa urlando indispettito.
 
Apro lentamente la porta, chiedo ai miei guardiani, proprio coloro che armando la fionda, hanno tentato di colpire il povero babbon, il motivo per cui lo hanno fatto, la riposta è stata:
- Madame abbiamo fame e bambini a casa, in qualche modo dobbiamo mangiare
- il salario che vi do non è sufficiente?
- oui Madame, ma noi siamo tanti
decido di aumentare i loro salari, ma le scene si ripetevano costantemente.
 
Di pomeriggio, quando sulle 18.00 rientro a casa, amo guardare i falchi volteggiare nel cielo, mi distendo sull'erba, mentre i miei compagni di avventura (cani, long tale e conigli) giocano intorno a me, in questo modo fingo di dimenticare che oltre quelle mura qualcuno uccide, i bambini vengono stuprati, violentati, seviziati, addestrati alla guerra, e le bambine indotte alla prostituzione, mentre cala la sera qualcuno si organizza per colpire qualcuno o qualcosa nella speranza di risolvere qualche problema.
 
Ma in realtà qual è il problema? perchè si fanno le guerre? quanto sono insignificanti?
 
E' pronta la cena, distrattamente mi alzo, raccolgo la borsa, il computer e quanto ho disseminato sul prato, porto un po di arachidi ai miei animali e mi dirigo in bagno, come se una doccia potesse cancellare tutto cio che avevo affrontato lungo la giornata: bambini con fungosi nei capelli, eritemi, irritazioni varie, ferite da colpi di machete, segni di corrosione da acido sul viso, mutilazioni, ferite da arma da fuoco o da taglio...

Sento delle risate sommesse, mi dirigo verso il bagno, considerando che ho l'acqua corrente, dalla finestra vedo delle persone caricare sulla testa, sulle spalle, dei bidoni d'acqua riempiti al lago, da portare a casa, io pero avevo l'acqua corrente, creata con dei recipienti sul tetto della casa, ed un motorino che portava l'acqua ai miei rubinetti, anche la mia acqua era diversa, a noi bianchi è interdetto usare le stesse cose degli africani, abbiamo una pelle diversa, anticorpi diversi e bere o usare la loro acqua ci porterebbe a delle malattie letali per noi, normali per loro.
 
Getto lo sguardo nello studio, luogo in cui mi ritiro a lavorare, riflettere, studiare, conteggiare e mi accorgo di avere anche la televisione, mi balena in mente che quello stupido arnese, mezzo di divertimento o di tristezza, unico canale col mondo esterno, unico svago in un posto in cui non puoi uscire se non sei scortato, e non ci sono locali in cui prendere l'aperitivo o andare a cenare o trascorrere la serata con gli amici, quella stupida scatola è una cosa che i miei bambini, al centro di recupero non hanno mai visto!
 
Non dimenticherò mai i loro sguardi nel vedere quella scatola parlante, colorata, per noi cosi normale per loro cosi speciale.
 
li raduno in una sala, in cui io ed i miei collaboratori abbiamo montato la tv, sento le loro voci, i gridolini, le risate, spinte, gli inseguimenti, le canzoncine in coro, normali giochi da bambini dimentichi della loro condizione, catturo la loro attenzione chiedendogli di stare solo un minuto in silenzio, mi pace stupirli, farli sentire amati ed importanti, abbasso le tende creo un'atmosfera soffusa e cosi comincia la proiezione di un cartone animato, loro stanno li, immobili, con gli occhi sgranati, attoniti e stupiti, le bocche aperte, i nostri occhi si riempiono di lacrime.

La mia giornata finisce cosi, semplicemente, tanti pensieri corrono lontani come nuvole al vento, quando ci si diverte a trovarne la forma, tento di dormire invano, mi giro e mi rigiro nel letto....
 
Non c'è notte in cui, oggi, non mi fermo ad ascoltare i rumori della notte:
- una macchina che passa, il cigolio di una bici, un bimbo che piange, la nenia della sua mamma, l'eco di una televisione, il trillo di un telefonino, un cane che abbaia.... ci guardiamo intorno con la nostra normalita ed il nostro senso logico, i nostri tappeti, il nostro lusso, i riscaldamenti dimenticando quanto piacere danno i rumori della notte.

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