Aggiunta la sezione "Caro Diario"
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Mi ricorda la pace che si respira seduti su uno scoglio ad osservare il mare.Un umile scoglio, di un semplice mare, una delle mie muse preferite. Magari sotto un temporale di mezza estate....
Leggo lettere all'amico, al capo, al nipote, alla nonna, alla mamma e al papà, qualche timida lettera d'amore sognato o solo frainteso, d'innamoramento. Ma il grande amore? L'amore che tanto sognamo e di cui tanto parliamo, dov'è? Quell'amore estatico, il "Noi" arricchente che dura sovrano nel tempo e per cui occorre maturità e consapevolezza per realizzarlo, dov'è? Ne sento parlare, lo sento descrivere, sublimare, ma solo da chi non l'ha.L'amore per sua forma e dedizione, e' colorato come privato. Ognuno/a lo vive a modo suo. È un stereotipo moderne commerciale, al pari di essere nello standard a impedirci questo aspetto umano.
Il nick “Diaframma” lamenta che i suoi testi vengono copiati e postati in altri forum.Dottorstranamore, hai fatto una mirata analisi dell'argomento, facendomi vedere anche il lato positivo del tutto. Hai pienamente ragione nelle tue conclusioni. Perché dannarsi l'anima quando si può godere delle azioni altrui?
Testi di che tipo ? Poesie ?
Scusa Diaframma mi sembra scorretto il tuo agire: lanci il sasso e nascondi la mano. Indica i nick e i forum incriminati.
Se sei sicuro di quel che dici vai su quel forum e sotto il post incriminato scrivi la tua reprimenda. Perché non lo fai ? Cosa ti trattiene ?
Nell’ambito letterario o storico-religioso lo “scopiazzamento” è la norma. Chi non l’accetta dovrebbe esimersi da usare Internet. Chi per vanagloria desidera far leggere ciò che scrive poi non si deve lamentare se qualcuno usa una frase o una proposizione. Se il testo è copiato integralmente in tal caso chi copia deve citare l’autore. Comunque ricordarsi sempre che il plagio è un atto d'omaggio. Chi copia, ammira.
In giro ci sono troppe persone che credono di essere meritevoli del Premio Nobel, invece meritano di essere commiserati.
Chi lotta per il copyright vuole il denaro. Ma nessuno li obbliga a pubblicare in Internet i loro “preziosi” testi. Perciò non meritano nulla.
Molti per vanità vogliono vedere nel web il loro elaborato, nella maggior parte dei casi da cestinare.
Gli scienziati che fanno scoperte importanti hanno altri canali di comunicazione per far conoscere le loro scoperte o i loro studi.
Io, per esempio, non so fare niente. So solo scrivere.
Quando mi rileggo, cado in una specie di trance estatico e mi dico: ‘come scrivo bene, con che acume trovo la parola giusta, l’aggettivo appropriato, la frase del grande letterato, non sbaglio un congiuntivo, oggi così mortificato. Ma il mio forte sono le virgole e le virgolette. E soprattutto mi considero un benefattore, pubblico senza ricevere compensi.
Ora vi saluto perché ‘maiora premunt’, cose più importanti mi chiamano: mia moglie non è in casa e io devo apparecchiare la tavola.
Chi io o i miei protagonisti? Ci hanno già provato per entrambi...Molte volte anche per me e i miei, allora
