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Post - ArditoEufemismo

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Cassonetto differenziato / Re: Unpopperridere
« il: Aprile 11, 2011, 19:33:39 »
Mi fido ciecamente solo del mio oculista.

Non vesto più Sergio Tacchini dai tempi dell'aviaria.

Ae

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15 minuti per creare / Re: Vivalitalia
« il: Marzo 17, 2011, 17:28:46 »
Quoto in pieno il tuo intervento.

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Scusate ma quando ho postato non mi ero accorto che dopo Led e prima di me, avevate postato in tanti. Ora me li leggo tutti :)

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Bello anche quello di Led.

Io pure ho fatto un drabble un pò cabarettistico sulla convivenza:

Convivenza e dubbi.

Finalmente io e Francesca, la mia donna, siamo andati a convivere. Il condominio nel quale abitiamo è pieno di persone anziane e malate. Quasi un ospizio. Al piano sotto al nostro, abita un ottuagenario non vedente. In pratica, IO E TE TRE METRI SOPRA IL CIECO.  La mia donna comincia a nutrire dei dubbi sulla mia sessualità. Dopo aver scoperto che la mia attrice preferita è SALMA Hayek mi ha persino dato del NECROFILO! "E allora?" ho replicato io "anche tu adori KAKA', ma non per questo vado a dire in giro che sei COPROFILA!"  Quanto è difficile convivere!

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Anch'io Scrivo narrativa! / Re: Epica Moderna
« il: Marzo 16, 2011, 15:18:56 »
Spero di poter conoscere anche io lo zammiano pugliese e ricredermi.

:)

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Presentazioni / Re: Rieccomi all'appello ^^
« il: Marzo 16, 2011, 15:13:07 »
Ciao GabriGabri :)

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Anch'io Scrivo narrativa! / Re: Una drabble
« il: Marzo 15, 2011, 20:26:13 »
100 eleganti pennellate per raccontare un attimo che varrebbe davvero la pena vivere.
Chapeau!

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Anch'io Scrivo narrativa! / Epica Moderna
« il: Marzo 15, 2011, 20:16:59 »
Nicola si porta la mano alla bocca. Sull’anulare, al posto della fede, ha tatuate tre lettere. ASR. Perché lui sa che nella vita potrà cambiare cento volte lavoro, potrà abitare in mille posti diversi, persino con la sua donna potrà non essere per sempre amore. Ma la Roma, no. La Roma è una fede. E’ dentro di te da quando nasci come una marcatura cromosomica. Più che amore è necessità. E’ come l’aria che respiri e l’acqua che bevi. Nicola ha macinato chilometri per essere qui stasera. Qui a Brescia, fucina di donne facili e vuote, scherno dei milanesi, buone per ballare sui cubi delle discoteche. Ma lui di bresciane non ne ha incontrate. Lui è dentro il Rigamonti già da tre ore, nel settore ospite. Ospiti? Nemici. Lui è oggetto di insulti e obiettivo di sassaiole. E’ qui per gridare col cuore. Per celebrare la sua fede, per sostenere una squadra che è il cuore pulsante di un popolo. Populus Romanorum. La sua Roma è in difficoltà, deve rialzare la testa e dimostrare l’orgoglio. Nessun gemellaggio. Solo Nemici. Non ha caso, sulla sciarpa di Nicola c’è scritto ODIO TUTTI. Nicola guarda incredulo Philippe, il francese trasteverino, a cui viene mostrato il rosso. Un rosso evidenziatore che colpisce al cuore quando si eleva dalla mischia di uomini in calzoncini. Sulle teste dei nostri e degli avversari. Marco è sul divano di casa, davanti al quarantaduepollici, a vedere la sua Roma in HD, a sentire avvelenato quei due idioti di Sky che sebbene mandino e rimandino le immagini del gesto atletico di Mexès, continuano a dire che il fallo c’è. Ma quale partita state vedendo? Ma chi vi paga? Il commento tecnico è di Di Biagio. Il supplì con le braccia, lo chiamavano quando giocava. E’ sempre stato un ibrido. Uno che ha giocato con la Lazie non può vestire la maglia amaranto di Roma. Non ne è degno. E poi se ne è andato all’Inter. E al Brescia stesso. No. Marco vorrebbe sapere chi sceglie i commentatori a Sky. Pecore alla corte dei padroni nordisti. Marco ha iniziato da bambino ad andare allo stadio. Suo padre aveva il cuore grosso. Mezzo giallo e mezzo rosso. Suo padre gli ha instillato l’amore febbrile per questi colori. Il gusto di quanto lo Stadio Olimpico (e per una stagione il Flaminio) possa essere un luogo intimo sebbene pieno di centomila cuori.  Di quanto l’amore paterno e filiale abbia avuto espressione su quegli spalti. Delle loro chiacchierate prima della partita, dei loro abbracci ai gol su punizione di Agostino. Allo scudetto di Falcao. Ai loro pianti col Liverpool. Da quando suo padre non c’è più, Marco ha smesso di andare allo stadio. Gli fa troppo male, andare solo, senza di lui. Ma la Roma ti è dentro e non puoi ignorarla. E allora ecco che ti abboni perfino ad una televisione di palta pur di vederti la tua Roma.  Vicino a Marco, sul divano blu che sembra una graticola, è seduto Stefano suo figlio adolescente. La tradizione e l’amore per quella maglia continua. Marco è un tifoso critico. Uno che si lamenta, e che raramente si esalta e gode. E se lo fa, lo fa dentro di sé. Perché le cose belle te le porti dentro e non hai bisogno di urlarle agli altri. Sono perfette e ti riempiono. Lo ha fatto allo scudetto di Capello. Quella della Roma che ti faceva godere come un riccio. Quella che dopo il fischio finale del 17 giugno, ha fatto abbracciare ancora idealmente Marco e suo padre. E Marco si è sentito meno solo. Anche Tonia è davanti alla tv, col suo fido Cesare ai piedi. Sebbene il francese non sia proprio il suo tipo (il suo tipo è quel fico di Mirko, che Marco invece vede bene con un gancio in mano a prendere la roba dai cassonetti), Tonia non può fare a meno di ammirare Philippe. I pettorali tesi, compatti. La rabbia negli occhi del francese de Roma. Nicola, Marco e Tonia in quel momento sono Phil, muovono ogni suo gesto. Condividono lo stato d’animo. La rabbia. Quella faccia da beota pugliese di Ayroldi. Quella da tonno spocchioso di Russo. E’ proprio vero che i pugliesi sono tutti infidi. Non ne esiste uno buono, dice sempre Marco che nella vita ne ha incontrati tanti. I pugliesi sono tutti juventini, ciuccia piselli di tutta quanta la famiglia degli agnelli. Due pigne bene assestate in faccia a quella corte di pecore della cupola, le avrebbe date Philippe, le avrebbero date Marco, Tonia e Nicola. Le avrebbero date un milione di braccia. Le braccia di un’intera città. Del suo popolo, il popolo giallorosso. Stufo di essere preso per il culo.
   

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15 minuti per creare / Re: mio caro...
« il: Marzo 14, 2011, 13:39:46 »
Regola numero uno: NON CHIEDERE MAI AD UN UOMO PERCHE' SCAPPA, QUANDO SCAPPA!

Deduzione numero due: Sono tutti uguali :)

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15 minuti per creare / Re: Panino light.
« il: Marzo 14, 2011, 13:38:42 »
Panino night,  vorrai dire?

Ahahaha, quindi se ho ben capito, la protagonista era baby si(s)tter?

Peggio di Kriss-Kross incrocio magico!

:) Divertente evasione.

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15 minuti per creare / Re: Lo scintillio
« il: Marzo 14, 2011, 13:35:48 »
Arguto e esilarante.

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15 minuti per creare / Impressioni di Marzo
« il: Marzo 14, 2011, 13:16:21 »
Benzone è fesso e grasso ! Benzone è fesso e grasso !  Il tormentone ripetuto allo sfinimento dai compagni di classe di mia figlia. Immagino il rancore che il povero Benzone può provare. L’ho visto attraversare la strada con il suo aspetto da nerd. Occhialoni enormi, pettinatura caparezziana a incorniciare un faccione da Pizza Catarì. Stamattina ho immaginato Benzone da grande. Ingegnere progettista di una grande multinazionale. Con villa sull’Appia. Benefit a iosa. E moglie trentenne tipo Kristin Scott Thomas da giovane (da Paziente Inglese, per capirci). Pigio play su Nothing but di Skin . La conoscete la nera boccona saffica con voce quasi lirica che prima militava negli Skunk Anansie? Che tajo sta canzone. La mia collega, di prima mattina, quando ancora non ho voglia di interagire, mi vomita addosso stronzate del tipo, il grande stilista Moranti, re delle scarpe da 600 euro,  abita al piano sotto al nostro. Ma chi cavolo è questo Moranti? M’avessi detto De Fonseca! Per fortuna che ha piovuto e che l’aria di Roma è fresca. Ho il viso irritato dal Gilette 4 lame. Nonostante la cremina pubblicizzata da quello che fa la linguaccia alla moglie coi cetrioli sugli occhi. Gilette 4 lame è una sola. Con la o aperta come si dice dalle mie parti. Sola = fregatura. Mettere 4 lame in cosi poco spazio comporta il fatto che i peli tagliati rimangono incastrati. Però, al dire il vero, quello che mi rode di più non è tanto il dover sbattere con vigore il rasoio sul lavandino per disostruirlo della paccottiglia pilifera, (cosa che faccio anche col mio sesso quando voglio mortificare una donna – lo sbatto tre volte sul lavandino ed esclamo “a te niente!”)  quanto il fatto che non viene mai quella gnocca della pubblicità a fare una carezza alla mia rasatura. Ingannevole.  E’ il cuore. Napolitano non è il mio presidente. Guarda era meglio Scalfaro. Almeno lo sapevo imitare bene. “E’ ova di dive bavsta!”. La mia collega “praticuccia”, quella che somiglia molto a Madeline Stowe dell’Ultimo dei Moicani, Revenge, l’Esercito delle 12 scimmie, quella si, che è funzionaria ed è retribuita per arricciolarsi i capelli e sfilare come Carla Bruni per i corridoio societari,  di profilo somiglia un po’ a Scalfaro. Stamattina ho acceso il cellulare gentiluomo (quello non ufficiale ndr). Mi sono spremuto occhi e sfinteri dicendo “Bippa, bippa! Fammi trovare un sms di lei”. Alcuni secondi di silenzio. Disillusione. Poi bip . Yeeeh! E invece era l’altra. Quella di amici mai. Insomma Trinity , 38 – misura europea – di gins. Che figo. Essù. Dimmi che vuoi rivedermi. Dai dai dai dai. Macchè. Pfuit ! Donne!. Il suo sms era un accertarsi che muoio ancora per lei. Che come un cagnolino scodinzolo ad ogni suo cenno. All’ufficio mio c’è una stanza chiamata sinistramente “il salottino” dove i dipendenti vengono portati quando devono essere cazziati. C’è il tavolo di cristallo e sedie di cuoio che emanano un odore potente. Immagino la collega nuova. Quella con l’alopecia areata. Riversa prona sul tavolo nuda coi seni enormi premuti sulla lastra trasparente. Mi riprendo sorseggiando un terrificante 71 (cappuccino poco dolce) . Oggi sono triste dentro. Allora quando chiamiamo il bar mi faccio portare una bomba alla crema. Mmm. La crema che scende nella gola equivale ad un orgasmo. Canale 5 (il Mucco – così ho soprannominato il metereologo) ha detto che a Roma piove. Ahò, c’è un sole deprimentissimo invece. Vabbè è ora di aprire qualche file di lavoro, altrimenti vi conosco Zammiani bruti accoltellatori tutti a pensare “sti romani non fanno un cavolo in ufficio”. Ciao belli  a presto!  Ardito

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Anch'io Scrivo narrativa! / Re: DEDICATO A 3 AMICI
« il: Marzo 14, 2011, 12:58:36 »
non si parlava di pipi '    e cmq si dice     B O Y S

Ach, e qual'era allora il rito scaramantico sui monumenti del Foro Italico?

Comunque, se il rito devi averlo fatto pure ieri... che so 5, ahahahah!
Sempre Forza Maggica (Co du g).  ;D

Ciri vieni a leggere il mio Epica Moderna? Dai, dai che poi me lo fanno levare per manifesto razzismo geografico :)

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Presentazioni / Re: Ave Zammiani!
« il: Marzo 14, 2011, 12:47:34 »
No. Sono di Roma. Il "fo di conto" l'ho mutuato da Pinocchio...

Ora vi sottoporrò una mia arditissima opera...

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Altro / Re: PICCOLI UOMINI
« il: Marzo 09, 2011, 12:05:22 »
Metafore a raffica per evidenziare un malessere sociale della generazione mille euro.
Un dolente affresco che trova nella chiusa, con la minaccia di far pagare il conto, la scintilla della propria ribellione. Non male.

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