Scrittura creativa
Scrittura creativa => Lettere d'amore, spedite e non => Topic aperto da: Platino - Febbraio 20, 2014, 07:51:01
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Non ti ho mai scritto una lettera non perché non ne fossi capace. Il tempo trascorso con te a distanza di oltre vent’anni è sempre presente, ancora bufera nelle stanze della mia mente che ti aveva accolto per prima allora. Da quella telefonata, quello strano caso del destino che ha innescato il tutto facendoci incontrare, abitanti di pianeti diversi ma compenetrati da subito l’uno nell’altro. Casualità appunto, un impulso dettato, desiderio di novità, sorpresa, come deve esserlo quel sentimento importante che tu alla fine hai distrutto in me, col coraggio successivo di riesumarlo e uccidere nuovamente nello spazio di una notte. Specchio anche questo della tua anima torbida, avvolgente, curiosa, sottile quanto decisa, l’arma che sempre ti è stata migliore nel confronto di un uomo, mai il solo in te, purtroppo per lui. Scoprirlo tardi, a mie spese e dolore, è stata l’ennesima delusione di quei pochi mesi in cui a tua studiata discrezione, ci si vedeva, parlava, faceva l’amore. Ti piaceva essere comunque il fulcro per me, quasi a potere occulto, tutto riconduceva a te, una sorta di testimone invisibile di tutta la mia vita e decisioni. Ho detto basta nel dubbio materiale di quel figlio cancellato volontariamente, emotivamente nel mio intimo violato, derubato e arso. Non ho altro.
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che parole disincantate, quasi un punto escamativo e una chiusura a qualunque altro passo di speranza. Ma perchè non guardare solo avanti e aspettare magari un'altra bufera, o forse anche una splendida giornata di sole, che faccia sentire vivi? :-*
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Nihil, ha distrutto tutto quello che c'era da distruggere di un sentimento, per quanto strano esso possa sempre essere considerato. Tutt'ora continua nella sua poliedricità intima...
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E il tempo trascorso dunque non ha lenito la ferita, torna e ritorna come i ricorsi storici quasi come monito a te stesso per non dimenticare... così è come non vivere, non guardare oltre, non rinascere. Vuoi ancora per te stesso questo? Lo vuoi veramente? Quanta energia e quanto tempo per ciò che non è più, e per ciò che sei, dov'è il tuo tempo, dove i tuoi sogni e le speranze? Nessuno di noi vive per un altro per tutto il tempo, non si può e non sarebbe la tua vita.
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da come scrivi, sembra una cosa recente, coraggio dai tempo al tempo, le ferite si rimargineranno, non completamente, ma potrai guardarti alle spalle con meno dolore. :hug:
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"Il tempo trascorso con te a distanza di oltre vent’anni è sempre presente." E' dolore vecchio e dalle buona fondamenta... Non a caso, il mio romanzo ruota intorno a questo.
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Presenza, il tempo è una buona medicina, ma quando l'amputazione c'è stata, è sempre presente quella prigione nel tuo intimo, che non ha più permesso a nessuna donna di entrare in quelle stanze della mente, di te stesso intimo... Il mio odio vive al pari di quanto ancora provo. Grazie per la tua profonda e d esplicita analisi.