Scrittura creativa

Scrittura creativa => Anch'io Scrivo narrativa! => Umoristico => Topic aperto da: io - Marzo 19, 2011, 15:42:17

Titolo: le interviste impossiili: Garibaldi
Inserito da: io - Marzo 19, 2011, 15:42:17
-Comandante Garibaldi, che onore averla qui per i festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità
-Eh sì, mi ha chiamato la Conchita  De Gregorio “ Josè” mi dice “ tu che eres mezzo sudamericano come migo, vienes alla fiesta”
- No comandante, ci deve essere un errore, qui si festeggia l'Unità di Italia
- Ah, ecco cosa ci fa quel Napolitano in mezzo a tanta bravi patrioti del Nord. Ma tu lo sai quanti ragazzi sono partiti da Bergamo per unificare l'Italia?
- Bèh, lasciamo stare, i nipoti la pensano diversamente
- Come sarebbe! Vuoi dire che oggi è gente senza maroni?
- No no, il problema è semmai il contrario. Senti Peppino, mi spieghi quella storia dell'eroe dei due mondi che qui in tanti mica l'hanno ancora capita bene
- Tutto un equivoco. Io facevo la spola tra sudamerica e europa con mia moglie Anita e si sparse la voce che portavo con me l'eroina, da cui il mio soprannome
- Una confusione tra sostantivi e aggettivi?
- Macchè, la confusione è che io non portavo mica eroina, ma cocaina
- Davvero?
- Senti bello, da Marsala a Teano facemmo tutta una tirata. Arrivammo con i nasi sfracellati, ma senza coca stavamo ancora tutti e mille sulla salerno-reggio calabria
- E poi?
- E poi Cavour mi invitò ad Arcore per una festicciola e mi disse “ Peppe, abbiamo fatto l'Italia, ora facciamoci le italiane”. “ E pure qualche marocchina “ suggerii io. Che festa ragazzi, c'era il re con tanto di Corona, c'era lo zar Putin coperto di putàn. C'erano ragazze toccate dalla fede e Fede che toccava le ragazze giustificandosi “che volete, la carne è debole” e quelle che rispondevano sconsolate “ la tua molto” e si rimettevano all'opera. Insomma, appena unita, già l'Italia  andava a puttane
- E poi?
- E quante domande! A fine festa il re mi invitò a Torino per la proclamazione dell'unità e della città capitale d'Italia. Fu un'idea del Regio consigliere Elkan, disse “ senza lo zì peppe non c'è ca_pitale”. Era molto creativo e per il re si faceva in quattro, si faceva la regina, e altre volte si faceva e basta
- E l'Italia di oggi?
- Tutto cambiato: il principe Savoia canta a Sanremo, il nipote di Nino Bixio si è cambiato nome e conduce Zelig. Direi che solo a mignotte non è cambiato niente
 
Titolo: Re: le interviste impossiili: Garibaldi
Inserito da: io - Marzo 19, 2011, 15:45:40
ehi, mi è sparita l'intervista precedente a Dante!!! eeek
Titolo: Re: le interviste impossiili: Garibaldi
Inserito da: Crisalide - Marzo 19, 2011, 19:03:01
ehi, mi è sparita l'intervista precedente a Dante!!! eeek

non ti è sparito nulla...
semplicemente ora hai postato nella nuova sottosezione giusta (umoristico) e l'intervista a Dante è ancora nella vecchia sezione che gli amministratori stanno smantellando... tutto qui 
Titolo: Re: le interviste impossiili: Garibaldi
Inserito da: io - Marzo 19, 2011, 20:35:13
Ah bèh, allora speriamo mi rimantellino qui...
Titolo: Re: le interviste impossiili: Garibaldi
Inserito da: .Mya - Marzo 19, 2011, 23:20:00
Sempre molto divertente  ;D hai dimenticato di fare gli auguri anticipati a peppino  :Ppp:
Titolo: Re: le interviste impossiili: Garibaldi
Inserito da: lella - Marzo 27, 2011, 23:18:24
Caspita, uno storico molto attento, non ci hai fatto mancare nulla! ;D
Titolo: Re: le interviste impossiili: Garibaldi
Inserito da: nihil - Marzo 28, 2011, 08:27:50
hheheheheh, più che storia di fantasia, mi pare proprio una cronaca in diretta.  :happy:
Titolo: Re: le interviste impossiili: Garibaldi
Inserito da: victor - Settembre 23, 2011, 22:47:05
Non riesco a fare un commento decente: non ho avuto mai eccessiva simpatia per Garibaldi.
Titolo: Re:le interviste impossiili: Garibaldi
Inserito da: piccolofi - Maggio 24, 2012, 18:41:31

  Giusto.  Secondo me il buon Garibaldi rispondeva soprattutto alla sua spinta fortissima
  all'avventura e all'azione.  Anche un mio amico siciliano detesta Garibaldi, dice che
  dall'annessione all'Italia la Sicilia ci ha solo perso, venendone solo sfruttata nelle sue risorse..
  Ma guai a toccare i mostri sacri della retorica nazionale!