Nel 1990 Oriana Fallaci torna al romanzo con "Inscialla"h, un'opera corale che prende spunto dalla missione occidentale di pace a Beirut dopo i sanguinosi eventi del 1982. Una "piccola Iliade" che la stessa Fallaci racconta dando voce a uno dei protagonisti, il Professore, un militare appassionato di letteratura: "Posso anticiparti che la storia si svolge nell'arco di tre mesi, novanta giorni che vanno da una domenica di fine ottobre a una domenica di fine gennaio, che s'apre coi cani di Beirut, allegoria ai bordi della cronaca, che prende l'avvio dalla duplice strage, che segue il filo conduttore d'una equazione matematica, cioè dell'S=K In W di Boltzmann, e che per svilupparne la trama mi servo dell'amletico scudiero di Ulisse. Quello che cerca la formula della Vita. Uno spicchio del campionario umano che il libro offrirà: il calabrese povero e brutto, il sardo taciturno e orgoglioso, il siciliano invadente e vivace, il veneziano ricco e deluso, il toscano becero e arguto, il romagnolo ingenuo e impaurito, il torinese educato e ottimista... Ci ho messo anche la splendida e misteriosa libanese che chiamo Ninette, anzi le ho attribuito un ruolo decisivo, e i simboli della triste città. Ci ho messo i bambini che la guerra uccide, i lenoni che la guerra favorisce, i banditi che la guerra protegge, molte donne tra cui un surrogato di donna detto lady Godiva, nonché cinque monache che mi seducono e che intendo coinvolgere nella tragedia." |