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Recensione Isaac Bashevis Singer Discorso alla premiazione per il Nobel
Discorso di Singer alla consegna del premio nobel l'8 dicembre 1978
Il narratore ed il poeta del nostro tempo, come in altri tempi, deve essere un intrattenitore dello spirito nel pieno senso della parola, non solo un predicatore di ideali politici e sociali.
Non c'è paradiso per lettori annoisati e nessuna scusa per tediosi letterati che non intrigano il lettore, non lo sollevano, non gli danno la gioia e la fuga che la vera arte sempre garantarisce.
Ciononostante, è anche vero che lo scrittore serio del nostro tempo deve essere profondamente interessato ai problemi della propria generazione.
Non può che vedere che la forza della religione, specialmente la credenza nella rivelazione, è debole oggi più di quanto lo sia stata in altre epoche della storia umana.
Sempre più bambini sono cresciuti senza la fede in Dio, senza la credenza in una ricompensa o una punizione, nell'immortalità dell'anima ed anche nella validità dell'etica.
Lo scrittore genuino non può ignorare il fatto che la famiglia sta perdendo il suo fondamento spirituale. Tutte le profezie oscure di Oswal Spengler sono diventate realtà dalla seconda guerra mondiale. Nessuna conquista teconologica può mitigare il disappunto dell'uomo moderno, la sua solitudine, il suo sentimento di inferiorità e la sua paura della guerra, della rivoluzione e del terrore.
Non solo la nostra generazione ha perso la fede nella provvidenza ma anche nell'uomo stesso, nelle sue istituzioni e spesso in coloro che gli sono vicini.
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Il discorso continua sul sito nobelprizes.org
Traduzione di Beat Blue.
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