Biografia Paola Azzolini |
|
Paola Azzolini si è laureata in Lettere a Padova con una tesi sulle varianti delle poesie di Manzoni e ha conseguito negli anni successivi il Dottorato di Ricerca in Italianistica presso l’Università di Venezia. La sua tesi di dottorato è consistita in un ampio e articolato commento stilistico, filologico, storico a tutte le poesie e alle due tragedie di Manzoni, poi pubblicato nell’Universale Classici dell’editore Marsilio ( già alla terza edizione). Sempre su Manzoni, Promessi Sposi, vedi Sulle tracce di un silenzio manzoniano in “Bollettino della Società letteraria”CLXXII,n1/2, 1980; sulle tragedie manzoniane Note per una lettura antihegeliana del “Conte di Carmagnola” in Manzoni e l’idea di letteratura, pubblicazione a cura del Liceo Cadorna, Torino , 1986. Il suo orientamento critico, che privilegia l’aderenza ai testi, ha una fisionomia piuttosto eclettica. Dagli studi di variantistica, il suo orizzonte metodologico si è allargato allo strutturalismo e alla semiologia, ivi compreso l‘approccio alla psicanalisi soprattutto nella applicazione che ne fa Francesco Orlando. Nascono così i tre saggi alfieriani: La negazione simbolica nella Mirra alfieriana (“Lettere Italiane”,3, 1980), L’Alceste seconda, una tragedia per la vecchiaia (in Miscellanea in onore di Vittore Branca, Firenze, Olschki,1989), Alfieri,il conte ippofilo in sommo grado( (in Vittorio Alfieri e Ippolito Pindemonte nella Verona del settecento, Verona, Fiorini, 2005).
Un’altra zona cui ha rivolto la sua attenzione è la produzione critico narrativa del verismo e in particolare di Luigi Capuana, di cui ha ripubblicato la prima serie degli Studii sulla Letteratura contemporanea (Liguori, 1982), il romanzo Profumo (1996, Oscar Classici Mondadori) con ampi saggi introduttivi. Il dramma verista Giacinta è l’argomento esaminato in “Giacinta” e l’alibi dell’impersonalità in Primo quaderno veronese di filologia,lingua e letteratura italiana,Verona , 1979.
In anni più vicini ha rivolto la sua attenzione alla scrittura femminile e alla storia delle donne. Ne nascono Il cielo vuoto dell’eroina (Roma, Bulzoni, 2000) dove esamina alcuni testi di scrittrici italiane del novecento (Neera, de Céspedes, Morante, Banti, Cialente, Ortese) come campioni di una ricerca di identità femminile fuori dagli stereotipi tradizionali, attraverso l’arma della scrittura. In particolare ha dedicato più studi e saggi a Elsa Morante, tra cui ricordiamo Mettersi al mondo, Elsa! in Mettere al mondo il mondo, Milano, La tartaruga,1992 ( anche in Traer al mundo el mundo, Barcelona, Icaria, 1996); Attraversando la poesia di Elsa Morante in “Studi novecenteschi”, XXXIV,n. 74, dicembre 2007. Ha curato le due mostre documentarie a Verona e a Vicenza sulla rivista manoscritta femminile “Lucciola”, cui si accompagna il volume catalogo Leggere le voci, storia di “Lucciola” 1908-1926 ,con ampio saggio introduttivo. Insieme a Daniela Brunelli, ha curato poi una ricca antologia della stessa rivista manoscritta “Lucciola”, dal titolo Leggere le voci. Storia di Lucciola, una rivista manoscritta al femminile(1908-1926) (Milano, Silvestre Bonnard, 2007).
Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!
Hai un sito che parla di Paola Azzolini? Inserisci il link su zam.it
|
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito. Pubblica le news
|