Biografia Agatha Christie |
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biografia a cura di Sabina Marchesi
Guida Giallo Noir di SuperEva
Interessante mix di sangue americano e stoffa inglese, Agatha Christie, nacque nell' anno 1890 nella cittadina di Torquay, piccola stazione balneare del Devonshire, e non frequentň mai
alcun genere di scuola, pubblica o privata che fosse. La sua educazione fu infatti affidata alla madre, creatura estremamente sensibile, dotata di un notevole temperamento artistico e di profonda intuizione, ma anche poco legata alla realtŕ, alla nonna ed ad un esercito di governanti che si avvicendarono nella casa avita. Del padre sappiamo solo che era molto americano e molto indipendente, piů interessato alla vita della City e alle partite di Criquet che non agli affetti familiari.
Fu cosě che lo spirito singolare di Agatha Mary Clarissa Miller si forgiň in quegli anni libero e romantico, preda di facili passioni e leggermente pervaso dall'ipocrita noncuranza cosě frequentemente ostentata dalla societŕ "bene" della Belle Epoque.
Risalgono a questo periodo i primi, sfortunati, tentativi letterari, alcune biografie romanzate, pubblivate sotto pseudonimo, che riscossero poco successo.
Poi venne il matrimonio con il giovane ed avvenente tenente Archibald Christie, pilota della RAF. Le esperienze vissute durante la Prima Guerra Mondiale, durante la quale Agatha lavorň come infermiera volontaria, furono determinanti per la maturazione artistica della Christie che, da esse, attinse l'ispirazione per molte delle sue trame future.
Il primo romanzo giallo lo scrisse infatti, quasi per gioco, nel 1920. Si trattava de "Il mistero di Styles Court" (prima traduzione italiana 1939), sofisticato giallo-rosa con contaminazioni operettistiche, ambientato nel mondo della ricca nobiltŕ inglese. Il romanzo ottenne fin da subito un ottimo successo cosa che convinse l'autrice a proseguire sulla stessa strada.
Lo stesso Hercule Poirot, singolare e celeberrimo investigatore Belga, potrebbe essere stato ispirato da qualche membro della folta comunitŕ di immigrati francesi con cui entrň in contatto in questo periodo. Ma senza alcun dubbio il personaggio meglio riuscito di Agatha, č e rimane la, soltanto apparentemente indifesa, vecchietta sferruzzante che risponde al nome di Miss. Jean Marple. Esperta conoscitrice di tutte le umane debolezze, capace di applicarne infallibilmente i prototipi a qualsiasi realtŕ circostante, dal lusso dei transatlantici, agli hotel della Riviera o alle spiagge dei Caraibi, perché come dice: " La natura umana č sempre la stessa".
E, senz'altro, la caratteristica dominante di questa maestra dell'intrigo č proprio la caratterizzazione dei personaggi, che balzano vivi dalle pagine, fin dalle prime righe, grazie a poche, sapienti, pennellate. Poi, certo, c'č l'intreccio, lo schema, l'intrigo sempre uguale e pur sempre diverso che ancora una volta spiegano, se mai ce ne fosse bisogno, l'eccezionale successo di pubblico e di critica, di quella che č forse l'autrice di gialli piů prolifica, piů pubblicata, piů tradotta e piů letta nel mondo. Alcuni l'hanno accusata di barare, cioč di confondere il lettore seminando false piste, o prospettando i fatti sotto una luce errata, un'angolazione distorta, di celargli elementi fondamentali. Ma in fondo, questo seminare tracce incomplete č proprio il mestiere dello scrittore di gialli. Fu anche una vera maestra del marketing ante litteram. Molti critici e biografi hanno infatti sostenuto che la sua misteriosa sparizione, era l'anno 1926, con relativo battage battage pubblicitario e con nugoli di giornalisti sguinzagliati alla sua ricerca per mezza Inghilterra, non fosse altro che una audace azione di marketing letterario. La scomparsa, durata alcuni giorni, non fu peraltro mai interamente spiegata, complice una opportuna amnesia.
Dotata di un senso dell'umorismo innegabile e tipicamente inglese, la Christie ritrovň la serenitŕ dei primi anni dopo la scomparsa della madre ed il divorzio dal primo marito, a fianco di un bizzarro archeologo incontrato durante un viaggio in Mesopotamia, fu in questo periodo che iniziň la fase piů produttiva e fortunata della sua lunga carriera. La consacrano all'immortalitŕ le innumerevoli repliche teatrali di Trappola per Topi, appositamente creato per il compleanno della regina madre nel 1947 e replicato a Broadway ininterrottamente dal 1952 ad oggi, ed il travolgente successo di Dieci Piccoli Indiani, anch'esso felicemente ridotto per la rappresentazione teatrale con innegabile fortuna di pubblico e ampi riconoscimenti.
Chi l'ha conosciuta ne ricorda la dolcezza e la forza, il romanticismo e l'innegabile senso pratico tipicamente inglese che le farŕ dire del marito: "Sono fortunata ad avere sposato un archeologo, č l'unico genere di uomo che piů invecchi e piů ti trova interessante…".
Quando morě, il 12 Gennaio 1976, all'etŕ di 86 anni, poteva vantare il titolo di Dama dell'Impero Britannico, le sue opere erano state tradotte in 103 lingue ed innumerevoli articoli di commiato vibranti di emozione e di rimpianto apparsi su tutta la stampa mondiale ne accompagnarono le esequie. Di lei ci restano oltre 200 romanzi ancora oggi pienamente attuali che ci ricordano, con un brivido, che "Ogni omicida č probabilmente il migliore amico di qualcuno."
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