Nel luglio 1936, Mussolini inviava un corpo di spedizione italiano a combattere in Spagna, a fianco dei golpisti di Franco (e dei nazisti), contro le brigate internazionali accorse in aiuto della repubblica. Si trattava di 60.000 "volontari" (in realtà provenienti da reparti ordinari dell'esercito e dalla Milizia), una generazione indottrinata dalla propaganda fascista nell'idea della missione imperiale dell'Italia, del disprezzo per le democrazie liberali e della crociata contro il bolscevismo. Non mancavano, tra loro, spregiudicati avventurieri e autentiche canaglie, ma per la maggior parte si trattava di italiani come tanti, come i soldati che di lì a poco sarebbero stati trascinati nella tragica avventura della guerra mondiale. |